Tra giugno e luglio la BCE ha speso poco meno di 10 miliardi di euro per acquistare titoli di stato italiani. L’effetto positivo si è ripercosso sulla stabilità dei rendimenti e sullo spread.
Sulla base dei rendimenti modificati dalle nuove disposizioni della BCE il Mef annuncia l’emissione di un nuovo BOT e il relativo calendario per le operazioni di sottoscrizione.
Il nuovo titolo di Stato con codice ISIN IT0005505075 è la prima tranche di un Bot a 12 mesi. Il termine per la prenotazione da parte del pubblico è fissato per il 09 agosto 2022 con il termine delle presentazioni delle domande in asta calendarizzate per il 10 agosto 2022 alle ore 11. Il Bot ha scadenza il 14 agosto 2023 non sarebbe stato i titoli che hanno beneficiato oggi dell’aumento dei rendimenti come nel caso dei BTP a lungo termine.
L’attuale ciclo economico sta avvantaggiando infatti in particolar modo i Titoli di Stato tra i 10 e i 30 anni. È il caso, per esempio, del BTp 2052 con ISIN: IT0005480980. L’obbligazione emessa all’inizio dell’anno ha di fatto una cedola al 3,25%.
Con una quotazione che a giungo ha raggiunto appena 64 centesimi risale oggi sopra gli 80. Una variazione che migliora il valore del 25%; con esso porta un rendimento importante a chi ha avuto il tempismo di acquistarlo intorno alla seconda settimana di giugno.
Chi avesse investito 10.000 euro nel BTp 2052 intorno a quella data avrebbe speso appena 6.412 euro. Avrebbe così incassato in un ipotetico trading ai prezzi attuali più di 8.000 euro, a cui va sottratta la tassazione del 12,5%.
All’atto della vendita sono quindi venuti meno alcuni rischi percepiti come la recessione e gli effetti immediati dell’aumento dei tassi di interesse. Tra gli elementi da considerare per riuscire a cogliere simili occasioni di investimento i rischi sovrani percepiti per le elezioni di settembre nonché la messa in sicurezza dell’Italia dal punto di vista energetico.
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