Così l’INPS aiuta anche chi non ha tutti i requisiti per accedere alla pensione. Un mini assegno che può essere una vera salvezza
In Italia, al momento, sono due le principali modalità d’accesso alla pensione. La prima è la tradizionale pensione di vecchiaia, che possono ottenere tutti i lavoratori con almeno 67 anni di età e 20 anni di contributi versati. La seconda è la pensione anticipata, che invece consente di ritirarsi dal lavoro a 64 anni di età e 38 anni di contribuzione. Chi non ha i requisiti né per una, né per l’altra dovrebbe quindi continuare a lavorare, ma un modo per ottenere comunque un mini assegno INPS c’è.
L’errore comune, quando si parla di pensioni, è quello di tenere in considerazione solo la pensione di vecchiaia e quella anticipata, quando invece esiste un ampio ventaglio di possibilità che, per quanto apparentemente arzigogolate, può davvero concedere la salvezza. Oggi parliamo del mini assegno INPS: conoscerlo è fondamentale.
Chi non ha ancora i requisiti per andare in pensione, poiché non ha ancora spento 67 candeline, non ha raggiunto i 20 anni di contributi versati e al tempo stesso non rispetta neanche i criteri per l’anticipata, potrebbe avere comunque accesso ad una forma pensionistica. Nel caso del titolare di un negozio, come una piccola attività che sta affrontando il calo delle vendite e il cui titolare magari è sulla soglia dei 60 anni, l’opzione migliore è quella della rottamazione della licenza che, in caso di titolare donna, si può fare già dai 57 anni, mentre per gli uomini si devono aspettare i 62 anni.
Consegnando la licenza al proprio Comune, si ottiene il cosiddetto indennizzo commercianti, il cui importo è commisurato al trattamento minimo di pensione valido in quell’anno. Nel 2024, quindi, questo indennizzo ammontava a 598,61 euro al mese: si tratta di una somma di certo non importante ma che comunque può consentire di tirare un sospiro di sollievo. Tale indennizzo si riceve fino all’età a partire dalla quale si può ottenere la pensione di vecchiaia, quindi fino a 67 anni.
Hanno la possibilità di rottamare la licenza tutti i commercianti che rispettano i requisiti d’età e che sono iscritti alla Gestione commercianti e artigiani dell’INPS come titolari dell’attività, per un tempo minimo di 5 anni. Fondamentale, prima della presentazione della domanda di indennizzo, la cancellazione dal Registro delle Imprese della Camera di Commercio.
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