Multa per il cellulare alla guida: mi sono salvato con questa nuova sentenza che mi ha dato il mio amico fissato coi motori

È stata l’ordinanza n. 12925 del 14 maggio 2025 della Cassazione a tratta la multa per cellulare alla guida, cosa cambia.

I verbali dei vigili urbani fanno piena prova, salvo querela del falso, l’unico strumento per contestare fatti attestati dal pubblico ufficiale. Se si viene sanzionati per la violazione del Codice della Strada, perché l’operatore si accorge che il trasgressore ha il cellulare al volante, come si può agire? L’ordinanza della Cassazione ribadisce che il verbale sui fatti gode della fede privilegiata.

sfondo persona alla guida con cellulare e vigile urbano di spalle
Multa per il cellulare alla guida: mi sono salvato con questa nuova sentenza che mi ha dato il mio amico fissato coi motori- Trading.it

Vuol dire che le sue dichiarazioni hanno un valore probatorio elevato e che sono difficilmente contestabili mediante una semplice testimonianza. C’è uno strumento legale a disposizione dei cittadini, la querela di falso che mette in discussione quanto detto dal pubblico ufficiale.

I verbali della polizia locale, stradale o carabinieri, sono atti pubblici ai sensi dell’art. 2699 del c.c., qualifica che conferisce una superiore forza probatoria, “pubblica fede” ai sensi dell’art. 2700 del c.c..

Il valore probatorio privilegiato si estende alla provenienza del documento, ma anche alle dichiarazioni delle parti ai fatti contestati, poiché è idoneo a convalidare ciò che il pubblico ufficiale dice di aver visto.

Se l’agente dice di aver assistito alla condotta in questione, la sua attestazione non può essere contestata con una mera disapprovazione in sede di impugnazione della sanzione.

La Cassazione con la pronuncia n. 12925/2025 chiarisce i limiti. Si possono contestare circostanze non direttamente attestate dal pubblico ufficiale, vizi, e ciò che rientra nello strumento.

Come interviene la querela del falso davanti a multa per il cellulare alla guida

Se un agente verbalizza di aver visto il conducente alla guida con il telefono, quest’ultimo non può negarlo semplicemente, perché è necessario avviare la procedura di querela del falso.

persona alla guida con cellulare
Come interviene la querela del falso davanti a multa per il cellulare alla guida- Trading.it

Uno strumento legato al procedimento giudiziario che priva un atto pubblico della sua forza probatoria privilegiata. Cosa si contesta? Qualsiasi alterazione della realtà dei fatti, omissioni ed errori di percezione anche se involontari.

Ma non è sempre necessario, non si usa per vizi di forma dell’atto. Se l’agente non era competente a fare quanto ha fatto, l’atto viene nullo. Si parla anche di “falso grossolano”, per falsità evidente, errori materiali o di calcolo palesi. Qui si fa ricorso al Giudice di Pace o Prefetto.

Lo strumento in questione è di competenza esclusiva del Tribunale Civile in sede collegiale. Se la questione figura all’interno di altri processi, chi vuole contestare deve dimostrare di aver già posto la querela del falso al Tribunale civile.

Può essere proposto in via principale, sia in corso di causa, e il giudice valuterà la rilevanza del documento contestato. Se è infondato, si sospende la causa principale in attesa della sentenza del Tribunale civile. Non sospende automaticamente i termini di decadenza, e l’onere della prova ricade sulla parte che l’ha proposta. Non ci sono limiti ai mezzi di prova, vanno bene documenti come perizie, foto e filmati, ma anche testimonianze, CTU e ispezioni disposte dal giudice.

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