Anche gli interessi passivi dei mutui per l’acquisto di immobili possono essere detratti con il 730. Quali sono i requisiti richiesti?
Tra le spese detraibili tramite Modello 730 ci sono gli interessi passivi del mutuo per l’acquisto di immobili. In particolare, tale voce va inserita nella Sezione I, rigo E7, e da diritto al rimborso IRPEF del 19%. Sulla base delle indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate per la compilazione del Modello 730/2025, ha diritto alla detrazione il contribuente acquirente e intestatario del contratto di mutuo, anche se presso l’immobile abita un suo familiare.

Ma l’agevolazione fiscale può essere ottenuta anche per la stipula dei mutui finalizzati all’acquisto della seconda casa? Il contribuente può accedere al rimborso del 19% sugli interessi nel caso in cui trasferisca la residenza nella nuova abitazione dopo un certo periodo di tempo? Fughiamo questi dubbi molto diffusi, facendo riferimento alla normativa attualmente vigente.
Detrazione IRPEF degli interessi per il mutuo: le regole per evitare brutte sorprese
Chiariamo ai lettori che sperano di ricevere il rimborso IRPEF al 19% sugli interessi passivi per i mutui ipotecari che tale facoltà è concessa esclusivamente nel caso in cui il prestito venga stipulato per l’acquisto dell’abitazione principale, ossia quella in cui il contribuente o i suoi familiari risiedono abitualmente. A stabilirlo è l’art. 15, comma 1, lettera b) del TUIR.

Nel dettaglio, il Testo Unico delle Imposte sui Redditi prevede i seguenti requisiti per poter beneficiare della detrazione:
- il contratto di mutuo deve essere stipulato ai fini dell’acquisto dell’abitazione principale per il contribuente richiedente o i suoi familiari (fino al terzo grado di parentela);
- l’acquisto dell’immobile deve avvenire entro un massimo di 12 mesi dalla stipula del mutuo;
- il contribuente o i familiari devono trasferire la residenza presso l’immobile in oggetto entro 12 mesi dall’acquisto;
- il richiedente deve essere sia acquirente dell’immobile sia intestatario del contratto di mutuo.
Di conseguenza, non basta semplicemente trasferire la residenza presso l’edificio che si acquista grazie al mutuo, ma è necessario rispettare la tempistica di 12 mesi. In caso contrario, non si riceverà la detrazione IRPEF al 19%.
Quando si applicano le detrazioni sugli interessi dei mutui oltre all’acquisto dell’abitazione principale?
Ricordiamo che la normativa prevede anche altre ipotesi in cui è ammessa la detrazione fiscale per gli interessi passivi dei mutui per le abitazioni. In particolare, per:
- i mutui ipotecari stipulati prima del 1993 (righi da E8 a E10, codice 8);
- i mutui stipulati nel 1997 per compiere lavori di manutenzione, restauro e ristrutturazione su tutti gli immobili, inclusa l’abitazione principale (righi da E8 a E10, codice 9);
- i mutui ipotecari stipulati dal 1998 per costruire e ristrutturare immobili da adibire ad abitazione principale (righi da E8 a E10, codice 10, e codice 46 per i mutui stipulati dal 1° gennaio 2022);
- i prestiti e i mutui agrari di ogni tipologia (righi da E8 a E10, codice 11).