Coloro che percepiscono la NASpI dovranno dichiarare alcuni redditi entro il mese di marzo 2022, c’è il rischio di perdere l’indennità. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Spesso può capitare di dimenticare alcuni importanti dichiarazioni che il contribuente è tenuto a fare. Infatti, ci sono alcuni adempimenti che i percettori di determinate indennità o sussidi non devono dimenticare poiché c’è il rischio di poter perdere l’indennità stessa o l’eventuale agevolazione richiesta.
E’ questo il caso dei percettori della Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI). Infatti, coloro che entro il mese di marzo non dichiareranno questi redditi potrebbero perdere l’indennità di disoccupazione. Scopriamo insieme quali redditi bisogna dichiarare ed entro quando bisogna presentarli.
I percettori dell‘indennità di disoccupazione NASpI, dovranno dichiarare entro il 31 marzo 2022 tutti i redditi percepiti nell’anno 2021. Infatti, bisogna ricordare che il requisito fondamentale che da diritto all’indennità è quello di essere disoccupati, ovvero non svolgere attività lavorativa che superi i limiti previsti.
Il limite suddetto, non prevede la totale assenza di lavoretti o attività saltuarie. Infatti, i percettori di NASpI potranno effettuare dei lavori purché, come riportato dalla Circolare Inps n.94 del 12 maggio 2015, dall’attività lavorativa esercitata non risulti un reddito superiore ai 4800 euro annui.
Infatti, come spiegato dalla circolare emanata dall’Inps: “in caso di svolgimento di attività lavorativa in forma autonoma, di impresa individuale o parasubordinata, dalla quale derivi un reddito inferiore al limite utile ai fini della conservazione dello stato di disoccupazione (4.800 euro), il soggetto beneficiario deve informare l’Inps entro un mese dall’inizio dell’attività”. Qualora, infatti, il percettore di NASPI superasse tale soglia limite, l’indennità verrà ridotta dell’80% in funzione del reddito dichiarato.
Come abbiamo visto, coloro che percepiscono la NASpI sono tenuti a dichiarare entro il 31 marzo 2022 i redditi percepiti nell’anno 2021. Tuttavia, qualora il percettore non dovesse adempiere l’Inps provvederà all’immediata sospensione dell’Indennità.
Infatti, anche qualora i redditi percepiti fossero pari a zero il cittadino è tenuto a dichiarare per non perdere l’indennità da disoccupazione. Si dovranno dichiarare tutti i redditi da lavoro subordinato autonomo o d’impresa percepiti. Per farlo basterà accedere al sito Inps mediante l’identità digitale con SPID, CIE e CNS, cliccare su “invio documentazione” e successivamente selezionare “NASpI Com”.
Una volta fatto ciò, bisognerà solamente indicare nell’area apposita del modello i redditi percepiti nell’anno 2021. Sarà l’Inps, una volta ricevuta la documentazione a verificare in maniera automatica quanto dichiarato.
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