La Naspi è un contributo dell’Inps che versa a coloro che hanno perso il lavoro per cause indipendenti dalla volontà del lavoratore.
Tale contributo compensa per qualche mese lo stipendio mancato con un’indennità quasi vicina allo stipendio che percepiva il lavoratore e può dare quindi respiro a chi purtroppo il lavoro non ce l’ha più.
Il contributo della Naspi arriva entro 15 giorni da quando è stata presentata la domanda. Il termine massimo che si possono prendere per l’elaborazione della domanda all’Inps è di 30 giorni.
Dunque nell’80% dei casi, il tempo impiegato per l’erogazione del contributo è di 15 giorni ma se non è ancora arrivato, nessun problema, l’Inps verserà il contributo in 30 giorni per via dei procedimenti amministrativi come la fase istruttoria che preme nell’impostare il lavoro in maniera corretta. Bisogna stare attenti a quando si fa la domanda se si vuole percepire la Naspi entro le due, tre settimane.
I tempi di erogazione non sono uguali per tutti. Viene dunque erogato a tutti coloro che ne fanno domanda e sono in regola. Per la decorrenza è importante seguire le tempistiche e ricevere la Naspi per tempo. La richiesta deve essere presentata entro 68 giorni dalla perdita del lavoro (in questo caso, il beneficio dell’indennità decorre dall’8° giorno) ed effettuata entro l’8° giorno dalla perdita dello stesso. Se la domanda viene effettuata superato il termine di 8 giorni ed entro i 68 giorni, allora la domanda parte dal giorno successivo alla data di presentazione.
Se il licenziamento è per giusta causa o giustificato motivo soggettivo i termini di presentazione cambiano. Per presentare la domanda i tempi sono più lunghi, 98 giorni. L’indennità in tal senso decorre:
Se ci sono ritardi per l’erogazione non bisogna preoccuparsi, per la prima mensilità è normale, i mesi successivi saranno più regolari.
Immaginare di investire 10.000 euro oggi in un BTP trentennale può sembrare un gesto da…
Lo strumento dell’isopensione – noto anche come “assegno di esodo” – rappresenta una delle soluzioni…
Tra i titoli di Stato italiani più discussi del momento c’è il BTP febbraio 2033…
Nuova attenzione alla trascrizione dell’accettazione tacita dell’eredità: oggi serve un titolo idoneo per garantire la…
I BTP in scadenza nel primo trimestre del 2026 continuano ad attirare l’attenzione degli investitori…
Chi possiede un immobile gravato da mutui o tasse arretrate potrà presto rinunciarvi più facilmente,…