Per consolidare niente spese condominiali con legge 104, bisogna aver chiara l’importanza di questo istituto a tutela delle fragilità. Non è un pozzo senza fondo, ma uno strumento previdenziale da curare.
Non è una risorsa illimitata, ma un ausilio fondamentale per tutelare condizioni di fragilità, le quali senza questo adeguato sostegno, non darebbero esiti positivi. Infatti, se ci si augura niente spese condominiali con legge 104, bisogna conoscere in maniera approfondita la materia, soprattutto per capire fino a che punto si è esentati e quali sono i requisiti da soddisfare.
È noto che la Legge 104 garantisca delle agevolazioni frutto della situazione enunciata. Chi ha disabilità necessita di sostegni insieme alla sua famiglia. Si tratta di interventi di natura sanitaria, assistenziale, e non solo, ma tutte con la necessità di garantire delle detrazioni, o anche permessi e congedi straordinari dal lavoro.
Scontistiche dovute in base al beneficio, e ci si domanda se possano rientrare anche nella materia delle spese condominiali. La risposta è secca, ma merita un approfondimento, poiché legata ad una gestione ampia dell’istituto.
Rispondere al quesito è molto importante, soprattutto al fine di avere una conoscenza approfondita delle materia, ma anche per evitare quelle che sono delle perdite, o una cattiva gestione dell’istituto. La Legge 104 è una tutela importante, quindi non va né sottovalutata, né tantomeno data per scontata come se fosse un biglietto vincente della Lotteria, perché non è niente di tutto questo a dispetto di ciò che pensano i furbetti del sistema!
In tema di spese condominiali si rientra negli obblighi di pagamento di natura civilistica, poiché si tratta di somme dovute in quanto proprietari o comunque detentori di un diritto reale, sull’abitazione. Di conseguenza, non ci sono esenzioni, o meglio “non dovrebbero essercene”. Gli oneri gravano anche sui disabili proprio per tali condizioni. Ma c’è una possibilità di esenzione.
Anche in riferimento all’articolo 1118 del c.c., per cui il condomino non può sottrarsi dal pagamento, e dall’articolo 1123 c.c. per cui i costi sono proporzionali al valore di proprietà, si confermano queste spese. Ma come già detto, c’è un però da evidenziare.
Perché non è vero che l’obbligo è uguale nelle stesse entità per ogni tipo di spesa. Praticamente, vuol dire che il disabile potrà contribuire in maniera limitata per tutto quello per cui non può usufruire. Per cui, per certi servizi, ne è esonerato. Ad esempio, se non può percorrere scale, cortili, o accedere fisicamente ad una parte del condominio, qui i costi sono ridotti o annullati!
Tutti devono pagare, ma con percentuale diversa in relazione all’uso. Il disabile pagherà le spese fisse o di manutenzione, ma non per i servizi di cui non può usufruire proprio in virtù delle sue limitazioni specifiche. Infine, è bene sapere che non è un esonero automatico, ma deve essere approvato in assemblea condominiale.
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