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Non solo caro benzina, cosa può succedere al distributore: come perdere soldi e auto

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Nonostante gli interventi del Governo, siamo ancora in una fase di caro benzina. E di tutti i carburanti naturalmente. Come se non bastasse, ci sono sempre più truffe.

La Guardia di Finanza ultimamente ha riscontrato parecchie irregolarità in molti distributori. Si tratta di azioni illecite che causano ovviamente una perdita di denaro agli ignari automobilisti. Ma anche danni ai veicoli. Per cercare di tutelarci, possiamo riconoscere i trucchetti che usano i benzinai disonesti.

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Siamo in un momento di difficoltà economica molto importante. Inutile negarlo. Dopo la pandemia, è arrivata una guerra che sta scombinando molti degli equilibri socio politici ed economici che ormai davamo per “scontati”. Questo però non giustifica chi si approfitta della situazione. Molti sono gli episodi di speculazione, e a rimetterci sono sempre i cittadini. Che nonostante bonus, aiuti economici e agevolazioni spesso non riescono più ad arrivare alla fine del mese. La ciliegina sulla torta? La truffa dal benzinaio.

Non solo caro benzina, ecco cosa può succedere al distributore

Sappiamo che il Governo ha cercato di “mettere una pezza” ai prezzi insostenibili del carburante. Non sono mancate polemiche, perché il taglio delle accise di 25 centesimi è già stato quasi riassorbito dagli aumenti fisiologici delle materie prime. Ogni automobilista cerca in tutti i modi di trovare il benzinaio meno caro, di risparmiare usando di meno l’auto, ma di certo non va a pensare di poter essere truffato ogni volta che cerca di fare il pieno.

Purtroppo, invece, sono stati “pizzicati” alcuni distributori che acquistavano gasolio da fornitori per condomini o dalle aziende agricole. Si tratta di un gasolio che non è ovviamente adatto ai veicoli perché meno raffinato. Molte sono le auto e i mezzi che hanno subito danni. La Guardia di Finanza ha poi beccato molti benzinai che avevano tarato i distributori in modo da erogare un po’ meno carburante. L’automobilista non se ne accorge perché la quantità è davvero minima, ma in fondo alla giornata e in fondo al mese, il disonesto benzinaio ha fatto una bella “cresta”.

L’ultima scoperta riguarda la presenza di acqua dentro al carburante. Ricordiamo che una piccolissima quantità è normale – rimane dopo i lavaggi delle pompe – ma troppa danneggia il motore. E i benzinai disonesti “allungano” il carburante proprio con l’acqua. Si tratta di un’azione illecita e che arreca danni immensi ai veicoli. Ma come fare ad accorgersene? Esiste un piccolo trucco che possiamo adottare.

Innanzitutto, se dopo aver fatto benzina l’auto non parte subito o fa un “rumorino” strano, deve scattare il “chi va là”. Una volta tornati a casa – ma soprattutto quando siamo di nuovo in riserva con la benzina – possiamo prelevare un piccolo campione di carburante. Poi lo versiamo in un recipiente trasparente. Il carburante, essendo meno denso rispetto all’acqua, galleggia. Se l’acqua che rimane in fondo è eccessiva, bisogna fare due cose. Pulire immediatamente il serbatoio per evitare danni al motore. E poi denunciare il benzinaio dove abbiamo fatto rifornimento.

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