Negli ultimi anni, le truffe online tramite email fasulle sono diventate sempre più sofisticate. Da pochi giorni nelle nostre caselle di posta elettronica stanno arrivando messaggi anche a mezzo PEC che sembrano provenire da ENEL, Intesa Sanpaolo o perfino dall’Agenzia delle Entrate. Questi messaggi, possono facilmente ingannare, soprattutto se ben costruiti.
Ma come si riconosce una email truffaldina? E, una volta individuata, a chi si deve segnalare? Ci risulta che molti ci stanno cascando e che sono molteplici le segnalazioni agli organi competenti.
In questo articolo esploreremo i segnali d’allarme, i passi da seguire per proteggersi e come contribuire a fermare questi attacchi.
Prima di tutto, è fondamentale sapere quali elementi analizzare per identificare una truffa. Le email fraudolente, note anche come phishing, cercano di sottrarre informazioni personali come password o dati bancari.
Uno dei primi indizi è l’indirizzo email del mittente. Spesso, le email di truffa utilizzano indirizzi che sembrano legittimi ma presentano piccole variazioni, come domini leggermente diversi (ad esempio, enelenergia@staff.it, enel@enelagencia.net o @enel-rimborso.it invece di @enel.it). O ancora, agenzia@agencia.com o tributaria@agencia.net al posto ad esempio di @pec.agenziariscossione.gov.it. E ancora, email con oggetto: “Intesa sanpaolo: Accesso temporaneamente disabilitato al tuo conto”. Oppure Intesa sanpaolo: “Verifica obbligatoria del Dispositivo Associato”. O ancora, “La tua filiale Intesa sanpaolo: Communicazione” Queste ultime sono spedite da email che sono formate così: nomecognome@legalmail.it oppure nomecognome@pec.libero.it.
Attenzione, se noti qualcosa di strano, non fidarti.
Le email fraudolente spesso utilizzano un linguaggio allarmistico o troppo promettente, come “Urgente: verifica i tuoi dati per evitare il blocco” o “Hai diritto a un rimborso fiscale di 300 euro”. Diffida di messaggi che richiedono azioni immediate o che sembrano troppo belli per essere veri.
Passa il mouse sui link (senza cliccare!) per controllare l’indirizzo a cui puntano. Se il dominio non è ufficiale, è quasi certamente una truffa. Evita anche di aprire allegati sospetti: spesso contengono malware.
Ricevere un’email sospetta non è raro, ma sapere come reagire è fondamentale per proteggerti e proteggere gli altri.
Il primo passo è semplice: non cliccare su nessun link e non rispondere al messaggio. Anche una semplice risposta potrebbe confermare ai truffatori che il tuo indirizzo email è attivo.
Segnalare le email sospette è un modo efficace per contrastare queste truffe. Puoi inoltrare il messaggio:
Ad ENEL o all’ente interessato, utilizzando gli indirizzi ufficiali indicati sui loro siti web.
Alla Polizia Postale tramite il loro portale o appositi indirizzi email.
Al tuo provider di posta elettronica, contrassegnando l’email come spam o phishing.
Assicurati che il tuo antivirus sia aggiornato e utilizza password complesse per proteggere i tuoi account. Considera l’attivazione della verifica in due passaggi per un ulteriore livello di sicurezza.
Ogni segnalazione contribuisce a rendere internet un luogo più sicuro. Le aziende e le autorità competenti utilizzano queste informazioni per bloccare i truffatori e migliorare i sistemi di prevenzione.
Segnalando le email sospette alla Polizia Postale, aiuti a identificare nuovi schemi di truffa e a fermare i malintenzionati prima che colpiscano altre persone.
Condividere la tua esperienza con amici e familiari è un ottimo modo per diffondere consapevolezza. Le truffe funzionano perché molti non sanno come riconoscerle: più persone ne sono informate, più difficile sarà per i truffatori avere successo.
Le email di phishing possono colpire chiunque, ma con un po’ di attenzione e le giuste precauzioni, è possibile ridurre significativamente i rischi. Analizza ogni messaggio con cura, segnalalo alle autorità competenti e informa chi ti sta intorno. Sei stato vittima o hai ricevuto un’email sospetta? Condividi la tua storia per aiutare altri a non cadere nella trappola.
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