Tutti gli automobilisti devono pagare il bollo auto. Per evitare problemi, è necessario conoscere le novità per il pagamento della tassa.
Il bollo auto è una delle imposte più odiate dagli italiani, soprattutto perché è dovuto da tutti coloro che possiedono un veicolo registrato presso il PRA (Pubblico Registro Automobilistico), a prescindere dall’utilizzo. Ha carattere regionale e, dunque, il suo ammontare e la sua scadenza variano a seconda del luogo di residenza.
Per la determinazione del prezzo, viene usata una formula universale: si moltiplicano i kW dell’auto (specificati sul libretto di circolazione, alla voce P.2) per la classe ambientale Euro 6, Euro 5, Euro 4 o inferiore e, infine, si aggiunge l’addizionale IRPEF regionale. In alcune Regioni, tuttavia, potrebbero esserci sconti e agevolazioni. Ma quando e come va pagato il bollo auto e cosa succede se non si adempie in tempo?
La tassa automobilistica va pagata ogni anno, entro il mese successivo a quello di scadenza (se si tratta di rinnovo) oppure a quello di prima immatricolazione. Questa regola non si applica in Piemonte e in Lombardia, dove il bollo va versato a seconda del mese di immatricolazione. Il pagamento può essere effettuato in uno dei seguenti modi:
Il mancato pagamento del bollo comporta l’irrogazione di sanzioni. Trascorsi tre anni, l’ACI può procedere con accertamenti approfonditi e, se il proprietario non sana la sua posizione, l’ACI invia domanda di cancellazione d’ufficio del veicolo dal PRA e la Direzione Generale della Motorizzazione Civile, tramite le forze dell’ordine, dispone il ritiro della targa e della carta di circolazione.
Se, dopo il provvedimento, si continua a usare la macchina, si rischia la multa da 431 euro a 1.734 euro e la confisca del veicolo e bisognerà effettuare una nuova iscrizione al PRA, pagando tutti gli anni di bollo arretrati.
Alcune categorie di persone sono esonerate dal pagamento del bollo auto. Nel dettaglio, si tratta di:
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