Sono in arrivo nuove regole partita IVA forfettaria che riguardano sia la fatturazione elettronica ma anche importanti novità sul fatturato.
La nuova legge 2022 è stata appena approvata e sono in arrivo delle novità importanti per i titolari di partita IVA in regime forfettario. Una di queste riguarda l’obbligo di fatturazione elettronica, che subentrerà a partire dall’1 luglio 2022 e dipenderà dai ricavi fatturati.
A partire dal 1° luglio 2022, anche i liberi professionisti con partita IVA in regime forfettario saranno obbligati ad emettere fatturazione elettronica. Tuttavia, il suddetto obbligo interessa coloro che hanno ricavi compresi tra 26.000 e 65.000 euro.
Per le partite IVA con ricavi inferiori a €25.000 annui, l’obbligo di fatturazione elettronica slitta di 2 anni fino a 2024.
È previsto uno scivolo di due anni anche per i possessori di partita IVA che fatturano più di €65.000 annui e devono passare dal regime forfettario a quello ordinario.
Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato al quale hanno la possibilità di aderire le persone fisiche che svolgono un’attività di impresa, di arte o professione. È possibile operare nell’ambito del regime fiscale agevolato anche per le imprese familiari, purché siano in possesso di determinati requisiti stabiliti dalla legge.
L’aliquota prevista per il versamento delle imposte delle partite IVA in regime forfettario è del 15%, per chi ha guadagni fino a 65.000.
Nel 2022 è avvenuta l’introduzione di importanti novità, che chi opera in regime forfettario dovrebbe assolutamente conoscere.
Il primo importante cambiamento riguarda l’obbligo di fatturazione elettronica che entrerà in vigore a partire dall’1 luglio 2022.
Questa imposizione di legge è già operativa per coloro che operano nell’ambito del regime fiscale ordinario e nel 2022 è stato esteso anche alle partite IVA forfettarie con guadagni compresi tra €25.000 e 60.000 euro.
Sono esonerati dall’obbligo di emissione di fattura elettronica tutti i titoli partita IVA forfettaria i cui ricavi sono inferiori a €25.000 annui.
In realtà, il suddetto esonero prevede solo uno slittamento di 2 anni fino al 31 dicembre 2024, data a partire dalla quale anche per i suddetti contribuenti sarà obbligatorio emettere partita IVA.
La fattura dovrà essere emessa il mese successivo rispetto a quello in cui è avvenuta l’operazione. Si tratta di un’importante novità, visto che per emettere la fattura classica è necessario rispettare tempi diversi: entro 12 giorni dal momento in cui si conclude l’operazione.
Per le partite Ive forfettarie che hanno ricavi superiori a €65.000 anni è previsto lo slittamento dal regime forfettario a quello ordinario.
Le novità introdotte nel 2022 hanno stabilito che questi soggetti hanno diritto ad uno scivolo di due anni per il passaggio ufficiale da un regime all’altro.
Di fatto, quando avviene il superamento della soglia dei €65.000 il passaggio deve avvenire immediatamente da forfettario a ordinario.
Grazie alle novità introdotte con la riforma fiscale, per questi soggetti è possibile beneficiare di un importo agevolata del 15% per altri 2 anni prima di entrare nella tassazione ordinaria.
In questo modo, il passaggio tra i due regimi è decisamente più leggero per il titolare di partita IVA.
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