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Nuova emissione BTP Italia: incredibili vantaggi, ma attenzione ai rischi

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Il 20 giugno è prevista la nuova emissione BTP Italia che arriva in un momento molto particolare: con il tasso di inflazione alle stelle.

Siamo giunti alla diciassettesima emissione dei Buoni del Tesoro poliennali. Il nuovo BTP Italia sarà emesso tra qualche giorno ed è indicizzato all’inflazione, permettendo agli investitori di proteggere il potere d’acquisto del loro capitale.

Una delle caratteristiche del nuovo BTP Italia, che verrà emesso il 20 giugno 2022, riguarda la presenza di un doppio premio fedeltà. Si tratta di un riconoscimento al quale è possibile accedere solo per coloro che detengono il titolo per tutta la durata investimento.

Oggi scopriremo quali sono le caratteristiche di questo nuovo strumento di investimento, facendo attenzione ai vantaggi e a tutti i rischi che si corrono sottoscrivendo il nuovo BTP Italia.

Nuova emissione BTP Italia: ecco di cosa si tratta

La nuova emissione BTP Italia, che avverrà tra pochi giorni, è una forma di investimento della durata di 8 anni e prevede una collocazione sul mercato in due fasi.

La prima fase avverrà lunedì 20 e mercoledì 22 giugno, salvo chiusura anticipata; mentre la seconda fase avrà luogo il 23 giugno e sarà indirizzata solo agli investitori istituzionali.

La prima fase, invece, è riservata ai risparmiatori individuali e affini, ovvero il cosiddetto mercato Retail.

Attualmente non sono ancora stati resi noti i tassi minimi garantiti che verranno comunicati venerdì 17 giugno. Così come il tasso reale annuo definitivo, che sarà comunicato nella mattinata del 23 giugno.

Premio fedeltà

Nel frattempo, quel che è certo, è che il nuovo BTP Italia indicizzato all’inflazione sarà caratterizzato dalla presenza di due premi fedeltà.

Il primo sarà corrisposto a metà del periodo di investimento, ovvero dopo 4 anni dall’emissione. Mentre il secondo premio sarà corrisposto alla scadenza finale, solo in favore dei risparmiatori che hanno detenuto il titolo per tutta la durata dell’investimento.

Nello specifico, gli investitori che acquistano il titolo durante la prima fase, ovvero quella indirizzata i risparmiatori Retail che si terrà tra il 20 e il 22 giugno 2022, fino al termine dei primi 4 anni, riceveranno un premio dello 0,4%. L’aliquota è calcolata sul capitale nominale acquistato non rivalutato.

Per coloro che attenderanno la scadenza del titolo, ovvero il 28 giugno 2030, verrà corrisposto un premio finale dello 0,6%.

Facendo due calcoli, è facile capire che i risparmiatori che sottoscriveranno il BTP Italia indicizzato all’inflazione, e terranno questo strumento nel loro portafoglio fino alla scadenza, riceveranno un premio del 1%.

Inoltre, come per tutti i BTP emessi in precedenza, anche la nuova emissione sarà caratterizzata da cedole semestrali indicizzate al FOI. A questo valore, dovrà poi essere aggiunto il recupero dell’inflazione maturata nel semestre precedente e il rimborso unico a scadenza.

Pro e contro del nuovo BTP Italia

Uno dei vantaggi relativi alla sottoscrizione del nuovo BTP Italia, che sarà emesso il 20 giugno 2022 per i risparmiatori Retail, riguarda la possibilità di ricevere le cedole semestrali. Queste sono caratterizzate da un tasso fisso garantito per tutta la durata dell’emissione. A questo valore andrà poi aggiunta l’inflazione nazionale registrata nel semestre precedente.

Quest’ultima rappresenta una variabile che renderà più o meno interessante il nuovo BTP Italia. Di fatto, se il tasso di inflazione continuerà ad essere levato, come negli ultimi mesi, il risparmiatore avrà trovato un valido strumento di protezione del capitale.

Se, invece, l’inflazione dovesse rallentare, considerando che il tasso reale non dovrebbe essere molto allettante, il titolo perderebbe il suo interesse.

Per quanto invece riguarda i dischi che tengono conto dell’attuale contesto economico, bisogna ricordare che il 9 giugno la BCE ha annunciato un rialzo dei tassi, che si configurerà nel mese di luglio.

Ciò vuol dire che potrebbe verificarsi una riduzione del valore dell’emissione. In questo caso, il risparmiatore che intende disfarsi del BTP Italia, prima della scadenza, andrà quasi certamente incontro ad una perdita che sarà data dalla differenza tra il prezzo d’acquisto e quello di vendita.

Floriana Vitiello

Aspirante giornalista. Si occupa della stesura di articoli per il web da oltre 5 anni. La scrittura è la sua più grande passione. Dopo diversi progetti editoriali in veste di Ghostwriter, approda su Trading.it e si dedica all’elaborazione di testi riguardanti pensioni, fisco e tasse. Impegnata in diversi progetti editoriali.

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