Pubblicato il nuovo calendario delle aste dei titoli di Stato di aprile 2025. Come investire? Pro e contro dei prodotti.
I titoli di Stato continuano a riscuotere successo, soprattutto grazie alla garanzia del capitale e alla tassazione agevolata del 2,5% rispetto a quella del 26%, applicata su gran parte degli investimenti.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento del Tesoro, ha comunicato il calendario delle aste BOT e BTP del mese di aprile 2025. Le emissioni riguarderanno BOT, BTP, BTP Short Term e BTP indicizzati all’inflazione. Analizziamo le caratteristiche di tutti i prodotti.
Il 10 e il 28 aprile 2025 verranno collocati i BOT (Buoni Ordinari del Tesoro). Si tratta di titoli a breve termine, con una scadenza di massimo un anno e senza cedole. Il loro rendimento è dovuto dal cd. scarto di emissione, ossia alla differenza tra il valore nominale e il prezzo di acquisto. Nell’asta di metà mese verranno collocati i BOT con durata di 12 mesi, mentre nell’asta di fine mese quelli con durata di 6 mesi.
L’11 e il 29 aprile, invece, toccherà ai titoli di Stato a medio-lungo termine ossia ai BTP (Buoni del Tesoro Poliennali), caratterizzati dalla cedola fissa semestrale. La prima emissione avrà ad oggetto i BTP a 3 e 7 anni oppure (in base alle esigenze del Tesoro) i titoli con scadenza a 15, 20, 30 o 50 anni. La seconda asta riguarderà i BTP a 5 e 10 anni.
Il 24 aprile 2025, infine, saranno collocati i BTP Short Term e i BTP indicizzati all’inflazione europea (BTP€i). I primi sono titoli di Stato con cedole fisse semestrali e durata compresa tra 18 e 36 mesi, mentre i BTP€i offrono ai sottoscrittori una garanzia contro l’incremento dei prezzi. La loro peculiarità consiste nella rivalutazione del capitale rimborsato a scadenza e delle cedole semestrali all’inflazione dell’Eurozona, osservata dall’Eurostat tramite l’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo (Iapc), con esclusione del tabacco.
Le aste rappresentano il metodo ideale per comprare titoli di Stato senza commissioni e ottenere ottimi rendimenti senza costi aggiuntivi. Nel caso in cui, invece, i BTP vengano acquistati tramite intermediario (come la banca), potrebbero essere previste commissioni più elevate.
Anche la partecipazione alle aste, tuttavia, può comportare dei pericoli perché, al momento della prenotazione, non si conosce il rendimento finale dell’investimento. Il prezzo di aggiudicazione, infatti, viene scoperto dal pubblico solo al termine delle aste.
Un altro svantaggio consiste nella circostanza che le aste non sono giornaliere e gli investitori non hanno sempre la facoltà di scegliere tra le opzioni a disposizione. Per risolvere queste problematiche, gli analisti consigliano di calcolare per bene le scadenze dei titoli di Stato e compararle con i propri obiettivi finanziari. I titoli di Stato, in conclusione, devono sempre far parte di un portafoglio diversificato; in caso di dubbi, è opportuno rivolgersi a un consulente finanziario esperto.
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