Nel terzo trimestre dell’anno l’economia italiana fa registrare una crescita dello 0,5% in termini congiunturali. È il dato rilevato dall’Istat nella stima preliminare sul Pil.
In questo contesto proseguono le emissioni di obbligazioni con un rendimento straordinario e adeguato alle attuali incertezze internazionali.
Il rallentamento economico è solo l’ultima delle cause che gonfiano le cedole delle obbligazioni. Non solo i titoli di Stato Usa, Europei e italiani, ma anche le obbligazioni corporate. Le società sono infatti state colpite al contempo dalla difficoltà di finanziarsi a tassi vantaggiosi, dalle perdite sull’azionario e prima ancora dall’aumento nei costi delle materie prime nell’economia reale.
In questo contesto Goldman Sachs ha emesso una nuova obbligazione offerta sul mercato telematico italiano con un rendimento del 5% lordo annuo. È un evento figlio della fase congiunturale; nel terzo trimestre del 2022 il Pil destagionalizzato è aumentato dello 0,2% sia nell’area dell’euro che nell’Ue, rispetto al trimestre precedente. Rallenta così la crescita pari appena al 20% di quella del secondo trimestre 2022.
Tra gli Stati membri l’Italia rimane tra le nazioni sotto la lente degli investitori. Così Goldman Sachs, colosso bancario americano, arricchisce il proprio pacchetto di obbligazioni offrendo sul mercato EuroMOT di Borsa italiana un titolo obbligazionario con un tasso fisso callable del 5% lordo, 3,7% netto e dalla durata di 10 anni.
L’obbligazione emessa il 28 settembre 2022 scade così nello stesso giorno di settembre 2032. L’istituto finanziario ha voluto dedicare il bond decennale anche agli investitori al dettaglio; è infatti acquistabile per un valore nominale minimo di mille euro. L’obbligazione di Goldman Sachs che una clausola di rimborso anticipato; a scadenza annuale fino al nono anno è prevista da parte dell’emittente la facoltà di rimborsare in anticipo le obbligazioni al 100% del valore nominali.
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Il titolo con codice ISIN: XS2521873328 offre agli investitori il rimborso integrale del valore nominale, salvo i rischi di credito dell’emittente. È stato giudicato da Moody’s, S&P e Fitch con un rating rispettivamente di: A2, BBB+, A.
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