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Obbligazioni in lire italiane: rendimenti superiori ai titoli di Stato

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Sul mercato dei Bond è possibile trovare obbligazioni in lire italiane che offrono rendimenti superiori ai titoli di Stato. Scopriamo di più.

Dopo oltre 20 anni dall’entrata in vigore dell’euro, può sembrare una bufala sentir parlare di obbligazioni emesse in lire italiane. Tuttavia, si tratta di realtà perché ci stiamo riferendo al Bond emesso verso la fine degli anni 90 la cui scadenza è fissata al 4 febbraio 2048.

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Alla fine del vecchio millennio è stato messo un Bond dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo. Ci stiamo riferendo ad una serie di obbligazioni emesse con la valuta delle lire la cui scadenza è prevista per il 4 febbraio 2048 e zero coupon.

Facendo due calcoli, il Bond di cui ci stiamo occupando ha una vita residua di 25 anni e 9 mesi.

All’atto della loro immissione fu prevista la doppia denominazione in lire e in euro. Infatti, già all’epoca c’era la consapevolezza che dopo qualche anno le lire avrebbero lasciato il posto alla moneta unica europea.

Le obbligazioni di cui ci stiamo occupando sono state trattate sotto i €0,30. Ciò vuol dire che è un lotto minimo di 1.000.000 di lire, potevano essere acquistate per poco più di 153€.

Scopriamo qual è la ragione che si cela dietro questo trend al ribasso?

Obbligazioni in lire italiane

Le obbligazioni in lire italiane emesse dalla BERS sono state trattate sotto i €0,30, poiché si tratta di un Bond senza cedola. In sostanza, chi ha puntato denaro su questo strumento di investimento non riceve alcun flusso di reddito fino alla scadenza, ovvero fino al 4 febbraio 2048.

Stiamo parlando di un bond, che è comunemente definito zero coupon, il cui rendimento effettivo è dato dalla differenza del prezzo rimborsato al momento della scadenza rispetto al prezzo pagato all’acquisto.

A conti fatti, chi ha avuto l’intuizione di acquistare, negli anni ’90, i bond emessi dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, otterrà alla scadenza un rendimento lordo cumulato del 236,6%.

La suddetta si cifra, su base annua, produce un rendimento lordo pari al 4,8%. Si tratta di un’aliquota davvero alta, soprattutto se confrontata con quella prodotta dei BTP 248, che arriva ad un valore scarso del 3,10%.

Il rendimento

A questo punto sorge spontanea una domanda: a cosa è dovuto un rendimento così alto?

Il motivo per il quale le obbligazioni emesse dalla BERS in lire, con scadenza nel 2048, sono caratterizzate da un rendimento così alto è dovuto proprio l’assenza di una cedola semestrale. Che generalmente è prevista per i BTP.

In effetti si tratta di una regola di base che tutti gli investitori devono conoscere: chi investe in bond di lungo periodo riuscirà ad ottenere sicuramente un rendimento maggiore dei BTP di pari durata. Questo perché non è presente alcuna cedola periodica prima della scadenza.

Floriana Vitiello

Aspirante giornalista. Si occupa della stesura di articoli per il web da oltre 5 anni. La scrittura è la sua più grande passione. Dopo diversi progetti editoriali in veste di Ghostwriter, approda su Trading.it e si dedica all’elaborazione di testi riguardanti pensioni, fisco e tasse. Impegnata in diversi progetti editoriali.

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