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Obbligo POS per tutti: niente più scherzi, cosa sta per succedere

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Con l’introduzione dell’obbligo POS per tutti sono in arrivo multe da €30 in su per ogni transazione elettronica rifiutata.

L’obiettivo di combattere l’evasione fiscale entro il 2026 è stato confermato dal Governo Draghi inserendo l’obbligo di POS sia per gli esercenti che per i liberi professionisti. In realtà, l’obbligo è presente già da diversi anni: la vera novità, del 2022, è l’introduzione di una multa del valore di €30 per ogni transazione rifiutata.

A partire da giugno 2022 per gli esercenti e liberi professionisti non sarà più possibile rifiutare di eseguire un pagamento tramite uno strumento elettronico come carta di credito/debito o prepagata.

La stretta del fisco contro l’evasione fiscale ha introdotto una multa del valore di €30 maggiorata del 4% in base al valore della transazione stessa.

La sanzione interesserà tutti coloro che non tramuteranno il pagamento avvenuto tramite POS in uno scontrino fiscale.

Si tratta di un metodo che l’Agenzia delle Entrate potrà utilizzare per controllare le transazioni elettroniche, riuscendo in questo modo a controllare la maggior parte degli incassi ottenuti da esercenti commerciali e liberi professionisti.

Obbligo a POS per tutti: è finita la pacchia

Tutte le transazioni che verranno effettuate con il POS saranno messe a disposizione dell’Agenzia delle Entrate. L’ente potrà effettuare controlli su bancomat e scontrini. Questa nuova disposizione è stata emessa dal decreto PNRR, ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Uno degli scopi primari del suddetto piano è proprio quello di combattere l’evasione fiscale. Come? Riducendo questo increscioso fenomeno al 40% entro il 2026, data entro la quale il suddetto piano scadrà.

In realtà, il Governo Draghi ha fissato degli obiettivi a breve termine che prevedono la riduzione dell’evasione fiscale del 5% per il 2023 e del 15% per il 2024.

In un primo momento, l’obbligo di POS e la possibilità di sanzionare gli esercenti commerciali e i liberi professionisti, che si rifiutano di eseguire transazioni elettroniche, era stato fissato al 1° gennaio 2023. Salvo poi anticiparlo al 30 giugno 2022 con doppia sanzione che prevede:

  • un importo fisso di €30
  • un’aliquota variabile al 4% che dipende dal valore complessivo della transazione.

Lo scopo della misura

La finalità del provvedimento introdotto dal PNRR è quella di combattere l’evasione fiscale e di ridurla del 40% entro il 2026.

L’obiettivo non consiste nel voler ottenere dati dall’acquirente, ma individuare più facilmente chi sono gli esercenti commerciali e liberi professionisti che non vengono accettano i pagamenti elettronici preferendo quelli in contanti. Inoltre, lo scopo è anche quello di abbattere i fenomeni relativi al riciclaggio di denaro

I controlli che saranno eseguiti dalla Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate saranno messi in atto nel pieno rispetto delle normative sulla privacy. Infatti, non sarà possibile accedere ai dati relativi agli utenti che hanno effettuato la transazione di denaro.

Floriana Vitiello

Aspirante giornalista. Si occupa della stesura di articoli per il web da oltre 5 anni. La scrittura è la sua più grande passione. Dopo diversi progetti editoriali in veste di Ghostwriter, approda su Trading.it e si dedica all’elaborazione di testi riguardanti pensioni, fisco e tasse. Impegnata in diversi progetti editoriali.

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