Alcune occasioni arrivano in silenzio, senza fare rumore. Ma se si sa ascoltare, quei segnali diventano chiarissimi. È quello che sta succedendo oggi con alcune azioni italiane: analisti e investitori iniziano a guardarle con occhi diversi.
E quando i numeri cominciano ad allinearsi alle visioni delle grandi banche d’affari, è il momento di alzare le antenne. C’è un potenziale che non tutti vedono subito, ma che potrebbe trasformarsi in qualcosa di molto interessante.
Ti è mai capitato di accorgerti solo dopo che qualcosa aveva un enorme valore? Magari era sotto i tuoi occhi, ma ci voleva un dettaglio, un’illuminazione, per capirlo davvero. In finanza succede spesso. Alcuni titoli passano inosservati per mesi, persino anni, e poi all’improvviso tutti ne parlano. Ma chi li ha notati prima, chi ha avuto l’intuizione giusta, si ritrova con un netto vantaggio.
La cosa affascinante è che non serve cercare troppo lontano. Ci sono aziende italiane che, secondo le stime, possono offrire margini di crescita superiori alla media del mercato. E non si tratta solo di ottimismo: le previsioni arrivano da fonti credibili e consolidate.
Non è un invito a investire alla cieca. È un invito a guardare con più attenzione. Perché a volte la differenza tra una buona scelta e una mancata occasione sta proprio nell’informazione.
Tra i titoli più interessanti segnalati dagli analisti c’è Amplifon, che nel settore della tecnologia medica sta consolidando una posizione di rilievo. Il prezzo attuale è attorno ai 19 euro, mentre il target medio è sopra i 26. Parliamo quindi di un potenziale di crescita vicino al 39%. Le conferme arrivano da UBS, Mediobanca e Barclays.
Molto interessante anche Saipem, attiva nel settore energetico. Grazie alla sua esposizione alla transizione ecologica, viene vista come un’opportunità concreta: con un target di 3 euro rispetto ai circa 2 euro attuali, il potenziale sfiora il 43%.
Interpump, invece, ha dalla sua parte la crescita della domanda industriale. Gli analisti le assegnano un target di 43,7 euro, ben al di sopra dell’attuale 32,86. È una delle realtà più solide nel settore dell’automazione.
Poi c’è Prysmian, che lavora nell’ambito delle infrastrutture energetiche. Con una valutazione stimata di 67,1 euro e un prezzo attuale intorno ai 54 euro, gli esperti vedono un rialzo potenziale del 24,8%.
Infine Nexi, operatore chiave nei pagamenti digitali. Il settore è in piena espansione e con un target di 6,9 euro a fronte dei 5,4 attuali, il margine è di quasi il 28%. Le valutazioni di Morgan Stanley e J.P. Morgan ne rafforzano il valore.
C’è da rimarcare un concetto basilare per chi legge questo articolo. Le previsioni degli analisti e delle banche di affari potrebbero anche cambiare in peggio. Tutto dipende dai dati di bilancio e le guidance che verranno pubblicate dalle società di volta in volta.
Una bolletta spuntata dal nulla, un amministratore che bussa alla porta con una richiesta vecchia…
I beneficiari di rimborsi GSE per il fotovoltaico devono inserire tali importi nella Dichiarazione dei…
Non tutte le obbligazioni sono fatte per dormire sonni tranquilli. Alcune fanno battere il cuore,…
Un vicino smette di pagare e, come per magia, l'acqua calda scompare. Gli operai spariscono,…
Un BTP che promette una cedola del 6% sembra troppo bello per essere vero. E,…
La salute dei cittadini al primo posto. Una disputa con il Governo che aveva mal…