OPAS MPS: le 5 regole fiscali sconvolgenti sulla plusvalenza che ogni investitore deve conoscere subito

L’adesione a un’OPAS, come quella di MPS su Mediobanca, non è solo una scelta finanziaria ma comporta anche conseguenze fiscali precise. La tassazione delle plusvalenze in questi casi segue regole particolari, che possono incidere sul momento in cui si paga l’imposta e sul calcolo del nuovo costo fiscale dei titoli ricevuti.

Quando si parla di plusvalenza su strumenti finanziari, il nodo centrale riguarda sempre il momento in cui essa si considera “realizzata” ai fini fiscali. Nel caso delle offerte pubbliche di acquisto e scambio (OPAS), la normativa italiana, disciplinata dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), prevede che lo scambio di azioni sia assimilato a una cessione a titolo oneroso. Ciò significa che l’operazione genera un effetto fiscale immediato, anche se il risparmiatore decide di mantenere le nuove azioni ricevute senza venderle.

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OPAS MPS: le 5 regole fiscali sconvolgenti sulla plusvalenza che ogni investitore deve conoscere subito – trading.it

Il concetto di “realizzo” è quindi legato non alla successiva alienazione delle azioni MPS, ma al momento stesso in cui avviene la permuta. Secondo quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate in diverse risoluzioni, il corrispettivo fiscale è costituito dal valore normale delle azioni ricevute più l’eventuale conguaglio in denaro. La conseguenza diretta è che l’imposta sostitutiva del 26% si applica al regolamento dell’operazione, calcolata sulla differenza tra il valore complessivo ricevuto e il costo fiscalmente riconosciuto delle azioni originarie.

Come funziona la tassazione in caso di OPAS

Nel caso concreto dell’OPAS MPS su Mediobanca, l’investitore riceve nuove azioni Monte dei Paschi di Siena in cambio delle azioni Mediobanca possedute, più un conguaglio in contanti pari a 0,90 € per ciascun titolo. Ai fini fiscali, questo scambio equivale a una vendita: il valore normale delle azioni MPS, determinato al momento del regolamento, sommato al cash, rappresenta il corrispettivo della cessione.

Il costo fiscale riconosciuto delle azioni Mediobanca (nell’esempio, 8,15 € ciascuna) viene confrontato con il valore di scambio. Se il totale ricevuto è superiore, si genera una plusvalenza tassata con l’imposta sostitutiva del 26%. È importante notare che la tassazione non avviene in futuro al momento dell’eventuale vendita delle azioni MPS, ma immediatamente al perfezionarsi dell’operazione di scambio.

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Come funziona la tassazione in caso di OPAS – trading.it

Secondo le regole del regime amministrato, gli intermediari finanziari applicano direttamente la ritenuta al momento del regolamento, trattenendo l’imposta dovuta sulla plusvalenza. Le nuove azioni MPS ricevute assumono un nuovo valore fiscale, pari al valore normale attribuito al momento dello scambio. Ciò significa che eventuali successive cessioni delle azioni MPS genereranno plusvalenze o minusvalenze calcolate rispetto a questo nuovo valore, non rispetto al prezzo di acquisto originario delle Mediobanca.

Fonti ufficiali e chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

Il quadro normativo è disciplinato dall’art. 9 e dall’art. 67 del TUIR, che considerano la permuta di titoli come realizzo fiscale, e dall’art. 5 del decreto legislativo 461/1997, che definisce le modalità di applicazione dell’imposta sostitutiva del 26%. L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 165/E del 2000 e successivi chiarimenti, ha ribadito che, in caso di operazioni di scambio con conguaglio in denaro, l’intero valore – titoli più cash – rientra nel calcolo della plusvalenza.

Gli esperti del Sole 24 Ore ricordano che la ratio di questa disciplina è evitare differimenti d’imposta: se l’operazione di scambio fosse neutrale, il contribuente potrebbe rimandare la tassazione fino alla futura vendita dei nuovi titoli, creando uno slittamento temporale. Per questo motivo la tassazione è immediata, mentre la successiva compravendita delle nuove azioni genererà nuove plus o minusvalenze in base al valore fiscale rideterminato.

Un investitore che aderisce all’OPAS MPS deve quindi sapere che, anche mantenendo in portafoglio le azioni ricevute, l’imposta sulla plusvalenza viene applicata subito. Eventuali future vendite determineranno una nuova tassazione, ma calcolata sul differenziale rispetto al nuovo valore di carico, attribuito dall’intermediario al momento dell’operazione.

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