L’oro usato ha un valore consistente, ma come sapere la giusta quotazione ed evitare di incorrere in una truffa? Scopriamolo
I gioielli di famiglia, chiamato comunemente “oro usato” ha un valore economico alto e nei periodi di magra corrisponde a un salvadanaio da rompere e prendere i soldi. Ma quanto vale l’oro usato e ottenere la giusta quotazione? Il timore è quello che chi acquista l’oro lo valuti in modo da corrispondere meno soldi al venditore. Inoltre, per vendere l’oro bisogna presentare una documentazione apposita che identifichi i beni. Vediamo esattamente tutto quello che bisogna sapere sulla vendita dell’oro usato.
La legge stabilisce delle regole ben precise sulla compravendita dell’oro usato o di vendita di oggetti preziosi. Il pagamento dei contanti, in questi casi è soggetto a limiti, infatti, le transazioni in contanti possono arrivare a 499,99 euro. Questo significa che una vendita superiore a 500 euro l’erogazione del dovuto deve essere effettuato con bonifico bancario o assegno, oppure, con qualsiasi altro strumento tracciabile. Ma questa non è l’unica regola, infatti, la legge prevede una documentazione da compilare all’atto della vendita.
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Per vendere oggetti preziosi o oro usato la normativa vigente prevede la compilazione di una scheda con tutte le indicazioni della compravendita, nello specifico:
a) tutti i dati anagrafici di chi vende l’oro usato;
b) la descrizione dell’oggetto venduto;
c) l’indicazione delle valore di mercato in base in base alle quotazioni indicati dall’organo di stampa ufficiale e il prezzo applicato dal venditore;
d) l’importo pattuito tra le parti;
e) marca da bollo di due euro per un importo non superiore a 77,47 euro, da applicare sulla scheda di pagamento. L’importo del bollo deve essere scalato dal netto da pagare;
f) importo pagato e gli estremi del pagamento;
g) l’acquirente procederà anche a fare due foto dell’oggetto da allegare alla scheda di vendita;
h) ora e data della conclusione della compravendita.
Infine, la normativa prevede che i negozi di compro oro, devono pagare l’acquirente prelevando i soldi da un conto corrente dedicato e specifico collegato all’attività esercitata.
Per calcolare il prezzo bisogna valutare vari aspetti: caratura, peso e valore oro usato sul mercato.
Per caratura si intende la purezza dell’oro e stabilisce quanti parti di oro sono presenti in un gioiello. In pratica il calcolo è effettuato sulla base si 24/24 millesimi, più l’oggetto si avvicina a questo valore più oro puro contiene.
La quotazione dell’oro è stabilità dalla Borsa di Londra due volte al giorno: alle ore 11,30 e alle ore 15,00 (ora italiana). In effetti, si tratta del fixing dell’oro ed è uguale per tutti i Paesi del mondo.
Infine, il peso si valuta in base alla misurazione su bilancia elettronica tarata e omologata in base alle norme vigenti. Il cliente deve avere la possibilità di controllare l’esatto peso rilevato dall’acquirente, per eliminare ogni eventuale dubbio.
Inoltre, il compratore è tenuto alla conservazione della documentazione presentata per la vendita dell’oro e accertarsi che il documento di riconoscimento sia della persona che vende i beni. Copia del documento deve essere allegata alla scheda di acquisto.
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