Sono state introdotte importanti modifiche per la determinazione delle aliquote IMU. Cosa fare in vista della scadenza del 16 giugno?
L’IMU (Imposta Municipale Unica) è la tassa che deve essere pagata da parte dei possessori di immobili e, in particolare, di fabbricati (a eccezione dell’abitazione principale non di lusso), di aree fabbricabili e di terreni agricoli.
Il versamento della somma dovuta è suddiviso in due rate annuali: l’acconto (con scadenza il 16 giugno), a cui si applica l’aliquota dell’anno precedente, e il saldo (con scadenza il 16 dicembre), con aliquota stabilita dal Comune entro il 28 ottobre e pubblicata sul sito www.finanze.gov.it. I contribuenti che desiderano pagare in un’unica soluzione possono farlo entro il 16 giugno dell’anno di riferimento. Ma come si determina la somma da versare?
L’importo dell’IMU si calcola unendo alla base imponibile (che si ottiene dal prodotto della rendita catastale rivalutata e un coefficiente fisso) l’aliquota stabilita per ciascun tipo di proprietà . Per ogni fattispecie (fabbricati accatastati, aree fabbricabili e terreni agricoli), è la legge statale che determina l’aliquota standard; il Comune, poi, ha la facoltà di modificarla, aumentandola o riducendola, entro determinati limiti.
In particolare, per il 2025, le aliquote hanno una percentuale variabile tra 0,85% e 1,06%, a seconda di quanto previsto dalle delibere comunali. Per questo motivo, i possessori devono informarsi presso il Comune in cui è ubicato l’immobile o il terreno.
Da quest’anno, i Comuni sono obbligati a stilare e inviare al Ministero dell’Economia e delle Finanze il cd. Prospetto delle Aliquote IMU, indicando le aliquote applicabili all’anno in corso. Il documento deve essere caricato sul Portale del Federalismo Fiscale. Nel dettaglio, le Amministrazioni comunali sono obbligate a rispettare le seguenti scadenze:
In caso di inadempimento, si applicano in automatico le aliquote standard stabilite dalla legge. Questo nuovo sistema è stato introdotto per assicurare più trasparenza sulle imposte, scongiurare diseguaglianze e permettere ai cittadini di sapere con certezza la somma da pagare (per tale motivo, il Prospetto va inviato anche in caso di conferma delle aliquote dell’anno precedente).
Cosa cambia, dunque, per il 2025 relativamente al pagamento dell’IMU? Mentre fino allo scorso anno c’erano tantissime aliquote differenti (circa 250 mila), da quest’anno ci sono aliquote standard definite dalla legge e il loro numero è stato ridotto a 128. La tassazione, quindi, sarà uniforme su tutto il territorio nazionale.
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