Come funzionano i pannelli solari verticali bifacciali: minor spazio di ingombro e la questione convenienza. I dettagli a seguire
Quando si parla di rinnovabili câè sempre grande attenzione su diversi aspetti, come nel caso dei pannelli solari verticali bifacciali: cosa sono, come funzionano e quali alcuni degli aspetti da sapere in merito.
Ă una innovazione tecnologica di cui si parla da piĂš parti, quella inerente i pannelli solari verticali, che richiedono un minor spazio e dunque hanno un minor ingombro. Una ricerca fatta a Lipsia va ad evidenziare alcuni aspetti come questo e altri legati a migliore. Per quanto concerne il funzionamento.
A parlarne è Orizzontenergia.it, il quale si sofferma proprio sullâinnovazione che desta interesse ed attenzione. Come noto, si conosce la collocazione tipica. Per quanto concerne i pannelli solari in relazione ai tetti e con una inclinazione. Nei confronti del sole. Di 20 e 35°.
In tal caso, circa lâinnovazione in questione, la disposizione a proposito dei moduli può variare vari aspetti, tanto rispetto allâefficienza che in merito alla resa.
Câè grande intese dunque in merito ai pannelli solari, come nel caso di quelli da balcone sul tema risparmio: occorre però prestare attenzione al montaggio di questâultimi.
Tornando al tema in oggetto, nel caso dei pannelli solari bifacciali, si parla di una soluzione che consente la doppia esposizione. CosĂŹ come la collocazione dei suddetti su superfici piane. Una opzione che permette di impiegare minor spazio. Orizzontenergia.it spiega che, qualora posti sui campi agricoli, sfrutterebbero lâenergia solare. Al meglio.
Aspetto interessante anche quello dellâorientamento, con lâassenza dellâobbligo dellâesposizione verso sud. BensĂŹ, file intere, circa i moduli, in direzione est-ovest.
Una posizione che permetterebbe di generare molta elettricitĂ al mattino. E alla sera. Una riduzione dunque anche in merito alla necessitĂ dellâimmagazzinamento di energia.
In merito alla ricerca condotta a Lipsia, un aspetto importante riguarda proprio lâorientamento. Tale contributo va a tener conto del grado di impatto. In merito ai vari orientamenti, nello specifico circa la distribuzione. Del rendimento energetico. Collocarli sui terreni agricoli, poi, va a dimostrare una nuova forma. Circa lâintegrazione dellâenergia del sole. Nel territorio. Vi è, in merito ai pannelli solari, la possibilitĂ di produzione di energia in un lasso di tempo maggiore e maggiormente adeguata alle esigenze. Tanto per i territori quanto per chi vi abita.
Si legge da orizzontenergia.it che nellâambito del montaggio verticale, i moduli bifacciali sono in grado di ricevere allâincirca la medesima quantitĂ di luce. Su tutti e due i lati. Ottimale lâequilibro in grado di poter raggiungere fra agricoltura. Gli allevamenti . E la produzione di energia elettrica. Circa la quantitĂ di suolo occupato, questa sarebbe pari allâuno per cento della superficie.
Ă possibile lâinstallazione e lâutilizzo delle stringhe di moduli solari in agricoltura. Ed in zootecnica. E ancora, si legge, che le file ad intervalli di distanza di 8-15m permettono che vi sia spazio, sotto i pannelli, a favore di nicchie ecologiche. Le quali sono utili in  merito alla produzione ecocompatibile.
Questi, alcuni dettagli in merito. Ad ogni modo è bene approfondire il tema e gli elementi, cosÏ da chiarire eventuali dubbi e saperne di piÚ, anche confrontandosi con esperti del campo e professionisti del settore.
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