Alle 7.35 di oggi, lunedì dell’Angelo, Papa Francesco ha lasciato questa terra. Bergoglio ieri ha donato al mondo l’ultimo atto d’amore. Ecco la data dei funerali.
“Cari fratelli e sorelle Buona Pasqua a tutti” aveva detto ieri nel suo ultimo messaggio Urbi et Orbi nel giorno di Pasqua. Un messaggio che finiva con un monito al mondo intero che speriamo non rimanga invano: “nessuna pace è possibile senza un vero disarmo”
Lunedì 21 aprile Papa Francesco si trovava a Roma a Casa Santa Marta, alle 7.35 il suo ultimo respiro. Cosa succede ora? Le prossime ore e l’ipotesi sulla data del funerale. La prima cosa che viene fatta dopo la morte di un Pontefice è l’accertamento del Camerlengo – il cardinale incaricato di amministrare le finanze della Santa Sede e di traghettare il governo della stessa durante il periodo conosciuto come «sede vacante». In passato, come spiega il Corriere della Sera, il Camerlengo chiamava tre volte il Pontefice con il nome di battesimo mentre gli batteva la fronte con un martelletto. Se non riceveva risposta, pronunciava la frase Vere Papa mortuus est («Il Papa è veramente morto”).
Dopo l’accertamento, la camera e lo studio del Papa vengono sigillati e il Camerlengo comunica il decesso al Vicario di Roma che la diffonde al mondo intero. Il portone di bronzo di San Pietro viene chiuso a metà e le campane suonano rintocchi a martello. Il corpo del Pontefice viene poi trasportato nella Cappella Sistina, in processione: qui viene imbalsamato e vestito con la mitria bianca, la casula rossa, il pallio di lana bianca con croci nere. La salma viene esposta ai fedeli per tre giorni. Il funerale papale, chiamato Missa poenitentialis, viene celebrato in San Pietro alla presenza di delegazioni di Stato provenienti da tutto il mondo.
Il corpo del Pontefice non viene più posto in una triplice cassa di cipresso, piombo e noce come in passato ma sarà deposta nell’unica bara di legno e in quella interna di zinco, prima della traslazione a San Pietro per la Messa esequiale. È stata eliminata la tappa intermedia del passaggio del feretro nel Palazzo apostolico. Prima che la bara sia chiusa e sigillata, il viso viene coperto da un drappo di seta. Solitamente la bara viene portata nella tomba sotto la basilica nelle «Grotte Vaticane», ma non per Francesco: Benedetto XVI, infatti, ha scelto fin dall’inizio del suo pontificato la basilica di Santa Maria Maggiore nella cappella di san Sebastiano poiché lì si trova un’icona della Madonna cui è molto legato, la Salus Populi Romani. I funerali avvengono per tradizione 3 giorni dopo la morte, quindi presumibilmente il 24 aprile 2025.
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