Pensione a 60 anni, in molti desiderano andarci, ma sarà possibile nel 2025? Scopriamo come stanno le cose
Prima o poi, arriva quel momento in cui si dovrà decidere di ritirarsi dal proprio posto di lavoro, per dare maggiore spazio a un periodo di riposo, che durerà per sempre.
È l’inizio di una nuova vita, non più contrassegnata da quei ritmi frenetici casa-lavoro, ma un po’ più lenta e che può essere colmata dedicandosi ad altro. Ci si potrebbe dedicare, infatti, ai propri nipoti e figli, stando maggiormente con loro.
Si potrebbero mettere in campo nuovi hobby, in modo da trascorrere il tempo facendo cose che piacciono. E senza dimenticare, peraltro, di fare attività fisica, per potersi mantenere sani e in forma.
Al di là dei piani che si fanno prima di andare in pensione, ma anche nel mentre si vive questa realtà, è importante iniziare a pensare, con l’avvicinarsi del momento, a come ritirarsi.
Come da prassi, bisognerà capire in primis se sarà possibile non attendere troppi anni, attendendo i 67 anni e 20 di contributi. Si tratta, certamente, di un’attesa che molti vorrebbero evitare.
Il 2025 è ormai iniziato, e già c’è chi si avvicina al sopraccitato momento di andare in pensione, e sta cercando di capire se ci saranno novità, per quest’anno.
Da quanto si è appreso finora, in realtà, non vi sarebbero delle novità in vista, sul fronte pensioni. Ci sono state poche modifiche all’interno della Manovra 2025 in merito, al di là delle conferme dei pensionamenti 2024, tra l’altro prorogati nel 2025.
Dunque, se si credeva che sarebbero arrivate nuove in questo senso, in merito al pensionamento a 60 anni, per il momento, deve sapere che non vi sarebbero. Tuttavia, per alcune categorie di lavoratori, c’è l’opportunità di andare in pensione a 60 anni con l’isopensione. Essa è dedicata a lavoratori che hanno 60 anni o 35 anni e 10 mesi di contribuzione. Si tratta di un trattamento che coinvolge più parti: lavoratore, azienda, INPS e sindacati.
Possono accedervi solo lavoratori del settore privato, e possono usufruire di un’uscita pensionistica fino a 7 anni prima. Tutto ciò fino a dicembre 2026. Questa occasione è solo per chi lavora in aziende con almeno 15 dipendenti ed è a carico dell’impresa. Questo strumento, peraltro, è attivabile di concerto con i sindacati.
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