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Si va in pensione prima per anzianità o per contributi? La risposta è incredibile

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In molti si chiedono quale sia il requisito per accedere prima alla pensione: l’anzianità o i contributi? Cerchiamo di analizzare entrambi i fattori e di fornire una risposta quanto più dettagliata possibile.

Ad oggi, numerosi restano i requisiti che devono essere riconosciuti per accedere al pensionamento. Il lavoratore, infatti, può abbandonare il mondo del lavoro regolarmente solo quando soddisfa uno dei requisiti d’accesso. Essi, infatti, sono il raggiungimento di una determinata età o l’accumulo di un certo numero di contributi versati durante gli anni.

In merito, sono molti i lavoratori che si chiedono quale dei due requisiti permetta di accedere prima al pensionamento e alla percezione degli assegni previdenziali. Analizziamo la fattispecie nel dettaglio e cerchiamo di fornire una risposta adeguata e dettagliata.

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Pensione per anzianità o per contributi: ecco quale delle due spetta prima

Secondo i criteri comunicati dall’Inps, il pensionamento per anzianità potrà essere riconosciuto nel momento in cui il lavoratore rispetti determinati requisiti. Dopo una vita di lavoro, infatti, il ritiro dalle fatiche lavorative è atteso da tutti con gran trepidazione.

Tale trattamento pensionistico, secondo quanto afferma l’Istituto è riconosciuto a tutti indistintamente, a patto che vengano soddisfatti alcuni requisiti. In primo luogo, infatti, deve esserci il presupposto anagrafico, ossia il lavoratore deve aver compiuto almeno 62 anni. In secondo luogo, invece, è indispensabile anche il raggiungimento del requisito contributivo: egli dovrà aver versato almeno 20 anni di contributi.

Qualora entrambi vengano soddisfatti si potrà accedere al relativo trattamento pensionistico anche all’età di 62 anni. Cosa accade, invece, a coloro che non soddisfino uno o entrambi i requisiti?

Sempre secondo quanto previsto dall’Inps, qualora uno o entrambi i requisiti per il pensionamento dovessero venir meno, si dovrà attendere di più. Nello specifico, tali individui potranno accedere alla pensione di vecchiaia al compimento dei 70 anni di età ma con soli cinque anni di contributi effettivamente versati. 

Cosa accade con la pensione anticipata

Il trattamento di pensione anticipata, invece, consente ai lavoratori di accedere all’assegno previdenziale soddisfacendo solo il requisito contributivo. In parole povere, esso prevede l’ingresso al pensionamento nel momento in cui siano stati accumulati un determinato numero di contributi versati, a prescindere dall’età. 

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In questo caso, si potrà richiedere la pensione al raggiungimento di 41 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 42 anni e 10 mesi per le donne. Questo trattamento, vi permetterà di accedere quanto prima alla pensione. Esso, infatti, è pensato per coloro che hanno fatto il proprio ingresso nel mondo del lavoro molto precocemente.

Secondo la Legge, infatti, i lavoratori precoci hanno diritto alla pensione solo qualora abbiano versato 12 mesi di contributi prima di raggiungere il compimento dei 19 anni di età. Essi, inoltre, devono trovarsi in determinate condizioni indicate dalla legge e perfezionare, entro il 31 dicembre 2026, 41 anni di contribuzione.

Nicola Sabatino

Studente di Banking and Finance presso La Sapienza di Roma, da tempo per passione mi occupo della redazione di contenuti per testate online. Mi occupo di tematiche fiscali e di strumenti di investimento. Creatore di contenuti per la testata Trading.it da oltre un anno.

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