Novità per sanzioni e interessi di mora, la pensione diventa facile grazie alla rottamazione-quinquies aggiornata.
La via per la pensione diventa facile con la rottamazione-quinquies, la quinta edizione della gestione agevolata delle cartelle sta per conseguire un traguardo legislativo. Il disegno di legge, che dovrebbe essere approvato entro autunno, permette la riapertura dei termini della pace fiscale dopo la quater.

Si parla di una nuova sanatoria, la quale servirebbe a sbloccare 130 miliardi non ancora riscossi dando garanzie alle famiglie e alle piccole imprese oppresse dal carovita e dalla pressione fiscale.
Il vantaggio non è solo fiscale, per molti lavoratori autonomi le cartelle riguardano i contributi INPS che non sono stati versati. Poter dilazionare quei debiti fino a 10 anni aiuta a colmare dei buchi contributivi che sono un ostacolo al pensionamento. In che modo la pace fiscale traccia la via per recuperare i contributi per la pensione?
È in fase di studio in Parlamento la rottamazione-quinquies per la pace fiscale, l’obiettivo è riaprire la sanatoria delle cartelle che includerebbero i debiti affidati all’agente della Riscossione dl 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023. Ciò con possibile estensione delle partite notificate nel 2024, ma comunque riferite ad annualità precedenti.
Differentemente alla quater ci saranno 120 rate mensili invece che 18 trimestrali, distribuite fino al 2035 e ciò renderebbe le rate più leggere.
Come la pensione diventa facile, merito della nuova rottamazione-quinquies
Verranno stralciati sia sanzioni che interessi di mora, restando però dovuti capitale, spese di notifica e aggio. La decadenza scatterebbe solo dopo otto rate non versate. La misura potrebbe trattare anche tributi locali riscossi con ingiunzione fiscale, estendendo i destinatari.

Finora si è trattati gli aspetti fiscali, consegue il piano previdenziale. Sono tantissime le cartelle che contengono contributi INPS non versati da artigiani, commercianti e così via. Per cui se il debito resta pendente, le settimane non risultano sull’estratto conto contributivo, impedendo a sua volta di conseguire la soglia per la pensione di vecchiaia o anticipata.
Il messaggio n. 824/2017 dell’INPS chiarisce che l’accredito avverrà solo dopo il pagamento integrale delle somme dovute, concetto a sua volta sostenuto dalla circolare n. 86/2023 che tratta lo stralcio automatico dei mini-debiti. In ogni caso non bisogna solo pagare le rate, ma porre il saldo.
La lunga durata rende più realistica l’estinzione del debito, rispetto alle maxi rate trimestrali. Il cittadino riesce a programmare il percorso alla pensione, tenendo conto che ogni euro versato, accorcia il tempo dall’ultima rata. Per rottamare in anni di contributi si accede a MyINPS e si scarica l’estratto conto.
Si accede al portale AdER e si richiede l’elenco aggiornato delle cartelle evidenziando quelle che rientrano tra 2000 e 2023. Dopo si usa il calcolatore dell’Agenzia per controllare che il piano rientri nel cash-flow, e poi si presenta l’istanza che congela ogni azione esecutiva.
Anche se la rottamazione-quinquies non è ancora legge, la direzione politica è abbastanza chiara, si vuole regolarizzare le posizioni fiscali e contributive. Chi ha vuoti assicurativi potrà trasformare un debito in anni di pensione. La sfida è pagare fino all’ultima rata, e saper pianificare tutto nel dettaglio, questo secondo le circolari dell’INPS.