Pensioni: 10 modi per ottenere l’assegno INPS ogni mese nel 2025 anche solo con i contributi e senza limite di età

Attenzione al 2026 perché potrebbero cambiare ancora le regole per accedere alla pensione, e non ci sono buone notizie in arrivo.

Ecco perché, chi può farlo, deve assolutamente sfruttare gli ultimi mesi del 2025 per richiedere l’agognata pensione, sia quella ordinaria che quella anticipata. Vediamo quali sono i 10 modi per arrivarci nel secondo semestre del 2025.

4 anziani sorridono
Pensioni: 10 modi per ottenere l’assegno INPS ogni mese nel 2025 anche solo con i contributi e senza limite di età – trading.it

La tanto agognata pensione cambia regole quasi ogni anno, e per il 2026 saranno previste novità che potrebbero penalizzare molti lavoratori e molte lavoratrici ad un passo dall’assegno mensile previdenziale. Ecco perché diventa fondamentale comprendere quali siano le vie d’uscita più importanti che hanno ancora valore nel secondo semestre 2025. Il Governo ha già fatto sapere di voler contenere i costi collegandoli sempre di più ai contributi effettivamente versati; per forza di cose i requisiti per le uscite anticipate si prevede saranno sempre più stringenti. Per Quota 103 e Opzione Donna, addirittura, potrebbero essere gli ultimi mesi di vita.

Una ragione in più per fare in fretta e non perdere letteralmente l’ultimo treno. Di seguito vi ricordiamo quali siano i 10 modi per andare in pensione nel 2025.

In pensione nel 2025: il tempo stringe, ecco come fare

Come andare in pensione, ordinaria o anticipata, nel 2025: bisogna fare in fretta, il futuro è tutt’altro che roseo.

uomo e donna pensionati felici
In pensione nel 2025: il tempo stringe, ecco come fare – trading.it

La pensione di vecchiaia resta la principale via per accedere al trattamento previdenziale: occorre avere 67 anni e vale per tutti i lavoratori, sia del settore pubblico che privato. I contributi minimi richiesti sono 20 anni. L’importo minimo dovrà essere almeno pari a 1,5 volte l’assegno sociale INPS che attualmente è di circa 751 euro mensili. Per le madri che sfruttano il sistema contributivo, è previsto uno sconto di 4 mesi per ogni figlio nel limite massimo di 16 mesi per 4 o più figli. Parliamo ora di pensione anticipata prima dei 67 anni. Restano in vigore le regole previste dalla Legge Fornero, ovvero: 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne.

Per quanto riguarda i dipendenti pubblici, il limite dei 65 anni è stato alzato a 67 con la possibilità di allungare il lavoro fino ai 70 anni. Per il personale scolastico, il limite di età di 65 anni rimane applicabile ancora per il 2025.  Per i dipendenti pubblici iscritti alle gestioni ex INPDAP, la Legge di Bilancio 2024 ha modificato le regole per la pensione anticipata dal 1° gennaio 2025 per gli iscritti alle casse CPDEL, CPS, CPI e CPUG: per chi ha meno di 15 anni di contributi al 31 dicembre 1995, avrà una diminuzione dell’importo della pensione per coloro che scelgono la pensione anticipata.

Pensione anticipata nel 2025: le nuove finestre mobili

A partire dal 2025, le finestre mobili per l’accesso alla pensione anticipata hanno subito un progressivo allungamento: nel 2025 finestra di 4 mesi, nel 2026 di finestra 5 mesi, nel 2027 finestra di 7 mesi, dal 2028 finestra di 9 mesi. Chi vuole andare in pensione prima del tempo può sfruttare: quota 103 consente di andare in pensione con almeno 62 anni, almeno 41 anni di versamenti. Il tetto massimo dell’ assegno sarà 5 volte il trattamento minimo INPS (circa 2.840 euro lordi mensili). Le lavoratrici possono accedere a Opzione Donna: età minima 61 anni, ridotta a 60 con un figlio e 59 con due o più figli e con 35 anni di contributi. L’opzione è riservata a donne licenziate, dipendenti di aziende in crisi o con invalidità pari almeno al 74%.

donna sorridente con cellulare in mano
Opzione Donna – trading.it

E poi c’è l’APE Sociale, disponibile per lavoratori in condizioni di particolare difficoltà: disoccupati di lungo periodo, caregiver, lavoratori con disabilità superiore al 74% e addetti a mansioni gravose. Età minima 63 anni e 30-36 anni di contributi in base alla categoria. L’importo massimo è pari a 1.500 euro lordi mensili. La Rita (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata) consente l’uscita anticipata utilizzando il fondo pensione complementare. Requisiti: 57 anni per chi è disoccupato da almeno 24 mesi, 62 anni per gli altri. 20 anni di contributi minimi nel regime obbligatorio.

Chi ha versato almeno 12 mesi di contributi prima dei 19 anni può accedere alla pensione anticipata con 41 anni di contributi. La Quota 41 consente di accedere alla pensione anticipata ad alcune categorie svantaggiate senza vincoli di età anagrafica, ma con alcune condizioni particolari. Per accedervi nel 2025, i lavoratori devono soddisfare contemporaneamente i seguenti requisiti: almeno 41 anni di contribuzione versata, disoccupazione involontaria quindi licenziato e con Naspi esaurita. Cura di familiari disabili: è richiesta l’assistenza continuativa da almeno sei mesi per un familiare convivente con invalidità grave. Invalidità: è necessario un grado di invalidità civile riconosciuto pari o superiore al 74%. Lavori usuranti o gravosi: come gli operai edili, gli infermieri che lavorano su turni e i conduttori di mezzi pesanti. Almeno 12 mesi di contributi effettivi accreditati prima del compimento del 19° anno di età (lavoratori precoci).

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