Pensioni 2027, l’aumento che nessuno aspettava: 3 mesi in più per 170mila lavoratori

Dal 2027 circa 170mila lavoratori italiani potrebbero trovarsi a dover lavorare tre mesi in più per accedere alla pensione anticipata. Una prospettiva che il Governo Meloni sta cercando di scongiurare nella prossima Legge di Bilancio. L’aumento dei requisiti contributivi, dovuto all’adeguamento alla speranza di vita, rischia di penalizzare in particolare chi si trova a pochi mesi dal traguardo pensionistico. Il Ministero del Lavoro e il MEF stanno valutando possibili misure di salvaguardia e correttivi mirati per tutelare i lavoratori prossimi all’uscita.

Il tema dell’adeguamento automatico all’aspettativa di vita, previsto dalla Legge Fornero e sospeso temporaneamente durante le misure transitorie come Quota 103, torna così al centro del dibattito politico e tecnico.

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Pensioni 2027, l’aumento che nessuno aspettava: 3 mesi in più per 170mila lavoratori – trading.it

L’obiettivo è evitare un aumento improvviso dei requisiti che potrebbe colpire soprattutto chi ha già raggiunto o superato i 64 anni. Secondo le anticipazioni riportate da Il Sole 24 Ore e confermate da fonti del Ministero dell’Economia, l’incremento dei tre mesi scatterebbe automaticamente nel 2027, salvo un intervento specifico in Manovra.

Pensione anticipata 2027: chi rischia e quali sono le ipotesi del Governo

L’aumento previsto riguarda la pensione anticipata ordinaria, che attualmente richiede 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Dal 2027, con l’adeguamento automatico alla speranza di vita, i requisiti salirebbero rispettivamente a 43 anni e un mese e 42 anni e un mese. Secondo le stime dell’Osservatorio sui conti pubblici, questa modifica coinvolgerebbe circa 170mila lavoratori, in gran parte appartenenti al settore privato.

Il Ministero del Lavoro valuta diverse ipotesi per ridurre l’impatto della misura. Tra queste, una proroga parziale del blocco dell’aumento dei requisiti per chi compie 64 anni entro il 2027, o un meccanismo graduale che preveda un solo mese aggiuntivo nel 2027 e i restanti due nel 2028.

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Pensione anticipata 2027: chi rischia e quali sono le ipotesi del Governo – trading.it

Un’altra proposta allo studio prevede l’introduzione di un sistema di flessibilità selettiva, che permetterebbe ai lavoratori con almeno 63 anni di età di accedere a una forma di pensione parziale o integrata con il TFR. In questo modo, secondo alcune analisi riportate dalla stampa specializzata, si potrebbe garantire un reddito ponte in attesa del pieno raggiungimento dei requisiti.

Vincoli di bilancio e impatto economico dell’aumento dei requisiti

Il nodo principale resta quello delle risorse. Un blocco totale dell’adeguamento all’aspettativa di vita, spiegano fonti del Ministero dell’Economia, comporterebbe un impatto potenziale di oltre 15 punti di PIL sul debito pubblico entro il 2045. Per questo motivo, il ministro Giancarlo Giorgetti ha ribadito la necessità di conciliare la sostenibilità dei conti con la tutela dei lavoratori più anziani.
La Corte dei Conti ha più volte richiamato l’attenzione del Governo sui rischi di una spesa previdenziale in crescita, che già oggi incide per oltre il 16% del PIL. Tuttavia, la compressione dei salari e l’aumento della precarietà rendono difficile prolungare ulteriormente la permanenza al lavoro, specie per i dipendenti del settore manifatturiero e dei servizi pesanti.

Secondo le simulazioni del Centro Studi Confindustria, l’aumento dei tre mesi determinerebbe un risparmio immediato per le casse pubbliche, ma potrebbe rallentare i flussi di pensionamento e, di conseguenza, il turnover generazionale.

Il dossier sarà al centro del prossimo vertice di Palazzo Chigi, insieme agli altri capitoli della Manovra 2026 — tra cui il taglio dell’Irpef per i redditi medi e la nuova rottamazione delle cartelle esattoriali. La sfida del Governo sarà dunque trovare un equilibrio tra rigore contabile e giustizia sociale, garantendo un sistema previdenziale sostenibile ma equo per chi, dopo oltre quattro decenni di contributi, attende solo il momento di smettere di lavorare.

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