Novità in tempi stretti, per le pensioni c’è la Maxi agevolazione: ecco come ottenerla e avere tutti i benefici.
Sapere che c’è in arrivo una Maxi agevolazione per le pensioni è un affare, ma bisogna avere tutto in regola entro dicembre, altrimenti si perdono i benefici. Chi sono i destinatari? Analisi dell’aggiornamento con tutte le sue conseguenze.

L’annuncio proviene direttamente dall’INPS, il 21 agosto 2025 ha confermato l’estensione del riscatto di laurea ad un costo agevolato. Questo è possibile consolidarlo, fino al 31 dicembre 2025. Un misura che ha l’obiettivo di aiutare economicamente e socialmente i giovani lavoratori, i quali potranno riscattare gli anni di studio universitario a un costo più basso rispetto a quello ordinario.
Quali sono i possibili vantaggi e rischi? Per i primi, si fa riferimento all’aumento degli anni contributivi a un costo minore, si tratta di circa 5.700 euro all’anno nel 2025, permettendo così di anticipare l’accesso alla pensione, di incrementare l’importo dell’assegno futuro. Tale spesa, può essere rateizzata fino a 120 mesi senza interessi.
Per quanto concerne i rischi, bisogna evidenziare che non è sempre conveniente, o almeno non in tutti i casi. Chi ha redditi elevati o per chi ha periodi di studio che rientrano in regimi pensionistici misti, non c’è sempre un esito positivo. Questo succede a causa del costo fisso che potrebbe non tradursi in un adeguato ritorno economico futuro.
Ma non finisce qui, perché si parla di determinate incertezze e l’azione di richiesta da parte del lavoratore.
Isee e conseguenze, c’è la maxi agevolazione pensione solo per loro
Il clima di incertezza è dovuto al fatto che gli investimenti hanno sempre un po’ di rischio, ma davanti l’inflazione e i cambiamenti del sistema pensionistico, bisogna stare molto attenti. Inoltre, in caso di mancato raggiungimento della pensione, non è detto che i soldi vengano sempre rimborsati Così, porre in essere una richiesta attiva da parte del lavoratore mediante il portale dell’INPS, potrebbe essere la mossa giusta, ma non saperlo, potrebbe far perdere una grossa opportunità.

Non conviene sempre, la convenienza dipende dall’ISEE e dai requisiti individuali. Ci possono essere errori nella domanda o possibili cambiamenti nelle norme pensionistiche che ne riducono i benefici.
In ogni caso, la somma potrebbe essere meglio investita, anche se il beneficio non si rimborsa davanti il mancato raggiungimento della pensione. L’iniziativa è poco pubblicizzata, per cui il rischio maggiore è perdere un’occasione del genere per i beneficiari. Anche perché il tempo stringe. L’opportunità è valida entro il 31 dicembre 2025.
La domanda va presentata attivamente sul portale dell’INPS. Dal 2026 il riscatto tornerà ad essere calcolato con il metodo “pieno”, basato sull’ultima retribuzione imponibile e l’aliquota contributiva. Di solito si sta attorno il 33%. Ciò potrebbe far salire il costo a più di 10 mila euro l’anno, rendendo l’opzione meno accessibile.
Per analizzare meglio la propria situazione, si può usare il simulatore INPS o consultare un esperto previdenziale per valutare la convenienza caso per caso. Infine, chi fa domanda entro i tempi, beneficerà del regime agevolato anche se i pagamenti verranno erogati dopo.