Chi è in pensione dovrebbe assolutamente possedere questi strumenti: i nostri consigli per non perderla mai e poi mai e per monitorarla in qualunque momento
Dopo una vita dedicata al lavoro, la pensione è un traguardo ambito e meritato da chiunque. Quando la si raggiunge, di fatto si ritorna ad essere pieni padroni del proprio tempo: c’è chi veste i panni del nonno o della nonna e si consacra totalmente ai nipotini; altri, invece, realizzano il sogno di una vita e si trasferiscono in una meta esotica e calda. Qualsiasi sia il progetto di vita per quel periodo, la cosa fondamentale è non perdere mai la pensione.
Per quanto nel nostro sistema economico la pensione sia qualcosa di solido e scontato e non sembra particolarmente difficile accedervi, di fatto la procedura per richiederla e in generale la burocrazia ad essa connessa non è così lineare e semplice. Conoscere qualche segreto in più può essere utile: i nostri consigli.
Iniziamo dalla domanda di pensione che, per andare in porto, dev’essere formulata in modo corretto. Innanzitutto, la si deve presentare all’INPS esclusivamente in modalità telematica: lo si può fare con l’aiuto di un ente di patronato o anche in autonomia, sul sito ufficiale. In questo secondo caso è necessaria l’autentificazione mediante SPID, CIE o CNS. La domanda deve contenere anche alcuni allegati tra cui il codice fiscale e il documento d’identità del richiedente, nonché un estratto conto dei contributi versati, alcune informazioni sulla situazione lavorativa e l’autocertificazione dello stato civile.
Per quanto riguarda le tempistiche, la si può presentare fino a tre mesi prima della maturazione dei requisiti: si consiglia, però, di non iniziare la procedura troppo in anticipo, per evitare un respingimento. Per accedere alla pensione di vecchiaia, ad oggi, è necessario avere un’anzianità contributiva minima di 5 anni e si deve avere almeno 67 anni d’età.
Una volta inviata la domanda, si può monitorare lo stato della richiesta accedendo all’apposita sezione sul sito dell’INPS a cui si accede sempre con SPID, CIE o CNS: nella sezione “Stato Domanda”, infatti, si possono visualizzare le richieste presentate e il loro stato di avanzamento. Per quanto riguarda i tempi di risposta, questi possono variare anche di molto e, in alcuni casi, possono superare i 120 giorni: nel caso in cui l’INPS faccia molto ritardo, però, è tenuto anche a versare arretrati ed interessi.
Nel caso in cui ci si sia fatti aiutare da un ente di patronato, sarà questo a monitorare lo stato d’avanzamento della richiesta di pensione: per qualsiasi domanda, ci si può rivolgere al professionista a cui ci si è rivolti. In ogni caso, l’INPS offre anche un servizio di notifiche via SMS, utile per rimanere aggiornati in merito all’avanzamento della domanda.
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