Non ci sono buone notizie in arrivo per molti contribuenti. Arriva la doccia fredda dall’Inps sulle pensioni
Una delle caratteristiche che contraddistinguono il nostro Paese da molti altri è il ruolo della burocrazia per quanto riguarda il funzionamento della “macchina” Pubblica, ma non solo. I cittadini devono spesso fare i conti con questo fattore in moltissime occasioni, in particolare quando si tratta di ricevere denaro e assegni previdenziali.
Lo sanno bene color che hanno diritto ad ottenere la pensione mensile e che, spesso, devono fare i conti con gli ostacoli della burocrazia e delle formalità. Non ci sono buone notizie in arrivo per molti contribuenti. Per chi ha commesso questo errore, infatti, arriva la doccia fredda dall’Inps sulle pensioni.
Non ci sono buone notizie per quei contribuenti che hanno presentato in ritardo il modello 730 o che non hanno ricevuto il rimborso fiscale della dichiarazione dei redditi. In questo caso, infatti, il cedolino pensione del mese di ottobre potrebbe subire delle variazioni, anche importanti. Per gli altri contribuenti, invece, non cambierà nulla e il cedolino pensione sarà uguale a quello dei mesi passati. La cattiva notizia riguarda però il fatto che non ci saranno gli aumenti attesi per i pensionati nel mese di ottobre.
Il motivo di questa “bufala” è l’erronea interpretazione relativa alle norme sulla perequazione. Ad essersi scontrati con la realtà sono quei pensionati che hanno avuto la possibilità di visionare già da ora il cedolino di ottobre, senza però ottenere alcun aumento. Dunque si è trattato di una falsa aspettativa maturata attorno ad un interpretazione completamente scorretta relativa alle norme sulla perequazione, portando alla notizia – poi smentita – di un aumento di 16 euro sulle pensioni minime. Aumento che però non ci sarà. Questo incremento sul cedolino di ottobre in realtà fa riferimento all’aumento di 16,16 euro che però i pensionati hanno già ricevuto nel mese di gennaio.
Con la circolare numero 1 del 2 gennaio 2024, infatti, l’Inps riporta nuove cifre relative ai trattamenti corrisposti. In questo caso vi è un indicazione dell’aumento delle minime da 598,77 a 614,77 euro grazie al meccanismo di perequazione. L’aumento di 16 euro che molti attendevano ad ottobre, quindi, non arriverà in quanto è stato corrisposto già nel mese di gennaio. Sono stati infatti previsti aumenti straordinari, ma solo per quanto riguarda le pensioni di importo pari o inferiore a quello che è il trattamento INPS.
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