Solo la correzione della Legge di Bilancio 2025 può qualcosa, le pensioni minime aumentate di 91 euro, non bastano.
Si parte con gli emendamenti della Legge di Bilancio 2025, la principale modalità per adeguare il prospetto economico pianificato per l’anno solare, e le concrete esigenze dei cittadini. L’aumento di 91 euro per le pensioni minime è irrisorio, ecco cosa viene proposto.

Sono i parlamentari a depositare delle proposte correttive alla manovra di Bilancio, anche per la Legge del 2025 ci sono emendamenti, oggi se ne contano 120.
Forza Italia vorrebbe risolvere la questione delle pensioni minime, specie dopo che sindacati e l’opposizione stessa dei pensionati hanno contestato l’ultimo aumento, 91 euro, considerato irrisorio.
Si parla di pensioni che sono al di sotto della soglia della povertà, ma è in ballo una nuova proposta che ha la firma di Nevi, Barelli e Cannizzaro, deputati di Forza Italia.
La proposta sarebbe la stessa di quanto già compiuto dal Governo Meloni nel 2024, quando oltre l’aumento per l’inflazione, ci fu quello del 2,7% come extra. Questo era previsto ancora per il 2025, ma con minori aumenti. La manovra che andrà in vigore dal primo gennaio prossimo sulla bozza iniziale del 15 ottobre, ha l’ok del Consiglio dei Ministri in vista di un aumento del 2,2% oltre l’inflazione.
Tenendo conto del fatto che il tasso di inflazione verrà ratificato dall’ISTAT non più dell’1%, è evidente che gli aumenti nel 2025, saranno inferiori rispetto a quelli del 2024. Poiché nel gennaio 2024 c’era un tasso d’inflazione previsionale uguale al 5,4%, mentre attualmente sta all’1%.
Quest’ultimo elemento è la chiave per capire che le pensioni non aumenteranno come in questa fase.
Oltre 91 euro, come ottenere migliorie concrete per le pensioni minime
Riconosciute le dinamiche più importanti, cosa può fare nel concreto il Governo? Dati alla mano e critiche dell’esecutivo, ecco quali saranno i passi successivi.

Nel 2025 si parla di un aumento non progressivo. Vuol dire che non si utilizzeranno le modalità del 2024 che avevano visto l’impiego di un meccanismo di certo più fruttuoso. Non si può, perché non ce ne sono i presupposti. L’aumento “extra” verrà posto in essere dopo aver aggiunto l’1% già dato dall’ISTAT.
Non si baserà sui 614 euro al mese percepiti dai pensionati come retribuzione minima, ma si parte da 598,61 euro. Aggiungendo il 3,7% di incremento dato dalla crescita dell’1% per l’inflazione e l’extra di Forza Italia del 2,7%, le pensioni arriverebbero 621 euro al mese, cioè 7 euro in più rispetto quelle odierne.
Il governo si potrebbe muovere in questa maniera, anche se ristretta. Sicuramente non è colpa sua se l’inflazione è frenata rispetto al periodo post pandemia. Quindi, nemmeno il “proficuo” aumento del 2,7% basterà.
Forse, ma questo lo dirà il tempo, ci saranno i presupposti per aumentare al 3,7% i trattamenti, conferendo 636 euro al mese. Ci sarebbero 22 euro al mese in più. Quindi, si tratterebbe di un extra aumento, su un altro extra aumento! Al momento però, si attende l’ok a Forza Italia, con 7 euro in più rispetto i 614 euro percepiti nel 2024, con solo l’aumento di 91 euro nel 2025.