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Perché BofA monitora continuamente l’andamento del Nasdaq 100 rispetto all’S&P 500 e quale segnale inquietante sta comunicando

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Monitorare continuamente Nasdaq 100 e S&P 500: ecco qual è il segnale inquietante da tenere in considerazione per i prossimi investimenti 

Prima di entrare nel vivo della questione, è importante capire cosa siano il Nasdaq 100 e l’S&P 500. Si tratta di due indici azionari, ovvero raccolte di azioni di grandi aziende che vengono usate per misurare come sta andando il mercato. Il Nasdaq 100 è un indice che include le 100 aziende non finanziarie più grandi e più importanti del mercato tecnologico.

Perché BofA monitora continuamente l’andamento del Nasdaq 100 rispetto all’S&P 500 e quale segnale inquietante sta comunicando – trading.it

Tra queste troviamo nomi come Apple, Microsoft e Amazon. Si tratta di un indice quindi molto influenzato dai movimenti delle aziende tecnologiche. Per quanto riguarda l‘S&P 500 include invece le 500 aziende più grandi e rappresentative degli Stati Uniti, che si espandono in settori più vari, quali tecnologia, sanità, energia, beni di consumo e altro, ampliando lo spettro.

Quando si osserva il mercato azionario, uno degli aspetti più importanti è continuare a monitorare come si comportano gli indici l’uno rispetto all’altro. Nell’ultimo periodo Bank of America ha sottolineato la crescente divergenza dei due indici citati. Questo fenomeno sta attirando sempre di più l’interesse degli analisti ma vediamo nel dettaglio cosa significa tutto ciò.

Perché monitorare gli indici Nasdaq 100 e S&P 500 e cosa può significare la loro divergenza

Se il Nasdaq 100 cresce molto più rapidamente dell’S&P 500, potrebbe essere un segnale che il mercato è decisamente troppo concentrato sulla tecnologia. Questo può essere rischioso poiché una crescita eccessiva di un solo settore potrebbe significare che gli investitori ignorano altre aree del mercato, che potrebbero in realtà essere più stabili.

Perché monitorare gli indici Nasdaq 100 e S&P 500 e cosa può significare la loro divergenza – trading.it

I tassi di interesse poi sono un altro fattore che può influenzare gli indici. Quando i tassi aumentano, i rendimenti delle obbligazioni ovviamente diventano più interessanti per gli investitori, e questo può portare a una vendita di azioni, soprattutto quelle delle aziende tecnologiche. Il problema è che tutto ciò può portare alla crescita di una bolla speculativa. In parole povere le azioni tecnologiche diventano un settore di punta, ma nel caso in cui gli investimenti poi non corrispondessero a reali guadagni, i titoli potrebbero crollare improvvisamente.

Se la divergenza tra Nasdaq 100 e S&P 500 continua, gli investitori potrebbero voler diversificare i loro portafogli, ovvero distribuire il proprio denaro su diversi tipi di investimenti, riducendo così il rischio in caso di calo improvviso di un settore specifico. Le giuste domande da farsi sono quindi prima di tutto come i tassi d’interesse stanno influenzando le azioni tecnologiche, in secudis come la crescita del Nasdaq 100 potrebbe diventare sostenibile a lungo termine o se invece è destinata a subire delle correzioni nel percorso.

Il segnale ‘inquietante’ da questo punto di vista deve essere visto come questa profonda disconnessione tra le performance dei due indici che creano un divario, una sorta di distorsione del mercato, dove forte crescita di titoli tecnologici non riflette necessariamente la ‘salute’ del nostro mercato.

Claudia Manildo

Giornalista pubblicista e content editor, sono laureata all'Università di Siena in Comunicazione e all'Università di Parma in Giornalismo e Cultura Editoriale. Scrivere, oltre che un lavoro, è una missione quotidiana. Sono editor e correttore bozze freelance e nel tempo libero recensisco libri. Appassionata di sociologia e di interazione uomo-macchina, nel 2022 ho pubblicato il mio primo saggio per deComporre Edizioni.

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