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Piazza Affari, giovedì 8 luglio: chiusura in forte ribasso, crollano Exor e Telecom

La chiusura della seduta odierna della Borsa di Milano, titoli migliori e titoli peggiori di giornata. Uno sguardo anche all’andamento di Wall Street e degli altri principali mercati finanziari. Una sintesi dei temi più importanti della giornata. 

Ingresso di Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano (Adobe stock)

Giornata negativa per la Borsa di Milano che, in un contesto comunque caratterizzato da profondi ribassi, risulta la peggiore tra le principali piazze europee. Ma non solo, per Piazza Affari la seduta odierna è stata la peggiore del 2021, in base alla performance registrata in chiusura, con il Ftse Mib che perde 643 punti e torna al di sotto della soglia dei 25.000 punti. Cresce la preoccupazione degli investitori nei confronti della diffusione della variante Delta del Covid-19: come già detto nell’articolo relativo alla chiusura della scorsa seduta, diversi Paesi hanno registrato, nell’ultima settimana, una crescita del contagio superiore alle attese e la curva discendente ha invertito direzione, orientandosi nuovamente al rialzo. Inoltre, il Giappone ha dichiarato lo stato di emergenza a Tokyo dove, tra meno di 20 giorni, inizieranno le Olimpiadi, che si svolgeranno senza pubblico, proprio per cercare di contenere il contagio determinato dalla minacciosa variante Delta.

Questa situazione, come raccontato anche nelle scorse sedute, genera dubbi sulla prosecuzione della ripresa economica appena iniziata, in concomitanza con le riaperture della scorsa primavera, che rischia di interrompersi già dalle prime fasi, qualora una nuova ondata della pandemia dovesse rendere necessaria l’adozione di nuove restrizioni. E’ proprio questa la causa principale del sentiment negativo che ha caratterizzato oggi le borse europee e i futures di Wall Street. Segnali incoraggianti, però, stanno arrivando proprio dagli Stati Uniti dove, dopo l’apertura degli scambi e soprattutto a partire dalle 17 ora italiana, gli indici evidenziano un importante recupero delle perdite: se questo rimbalzo dovesse proseguire fino alla chiusura della seduta americana, sarebbe di buon auspicio per la seduta europea di domani.

La chiusura dei mercati azionari europei: peggior performance dell’anno per Piazza Affari

Questo, nel dettaglio, l’andamento evidenziato dai principali indici azionari europei, in chiusura di seduta:

  • FTSE MIB (Milano): -2,55% a quota 24.641, 47 punti indice
  • IBEX 35 (Madrid): -2,31%
  • CAC 40 (Parigi): -2,01%
  • DAX (Francoforte): -1,73%
  • FTSE 100 (Londra): -1,68%
  • SMI (Zurigo): -1,30%

L’Euro Stoxx 50, indice che rappresenta un ottimo indicatore del sentiment prevalente nelle borse europee, conclude la seduta odierna in ribasso del 2,13%, a quota 3.991,66 punti.

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Titoli migliori del Ftse Mib

Tra le “blue chip”, ovvero tra le azioni di società ad elevata capitalizzazione e incluse nel paniere azionario del Ftse Mib, non si rilevano rialzi rispetto ai livelli di chiusura di ieri.

Titoli peggiori del Ftse Mib

I titoli più colpiti da vendite, nel contesto di questa giornata di sell-off nei mercati azionari europei, sono stati i seguenti:

  • Exor: -4,16%
  • Telecom Italia: -4,00%
  • Nexi: -3,89%
  • A2a: -3,88%
  • Banco Bpm: -3,59%
  • Banca Generali: -3,56%
  • Moncler: -3,49%
  • Poste Italiane: -3,48%
  • Stellantis: -3,35%
  • Bper Banca: -3,25%

Stati Uniti: Wall Street risale dopo le perdite registrate in apertura

Dopo un intenso ribasso dei futures sugli indici in mattinata e, di conseguenza, un’apertura di Wall Street in gap down (ossia al di sotto del minimo della seduta precedente), l’azionario statunitense sembra essere in grado, ancora una volta e nonostante perdite vicine ai due punti percentuali in apertura degli scambi, di riassorbire la discesa. Nelle ultime due ore di negoziazione, infatti, è partito un forte movimento al rialzo, proprio quando sembrava che questa fosse la volta buona per l’inizio di una intensa correzione ribassista, attesa ormai da mesi. Se gli indici Usa dovessero chiudere, alle 22 ora italiana, sui livelli attuali o più in alto, quindi in recupero di almeno il 50/60% della perdita registrata in giornata, è probabile che domani l’azionario europeo riesca a fare altrettanto, cioè a tagliare le perdite subite oggi.

Queste le performance evidenziate, alle 19:20 ora italiana, dai principali indici azionari statunitensi:

  • Dow Jones: -0,80%
  • S&P 500: -0,77%
  • Nasdaq 100: -0,55%

Oltre ai timori legati ad un possibile rallentamento della ripresa economica, possono aver influito sulle vendite registrate in apertura di seduta anche le dichiarazioni rilasciate da Bostic, presidente della Fed di Atlanta, secondo cui: “si avvicina il momento giusto per ricorrere al tapering”. Insieme alla questione legata alla diffusione della pandemia, nei prossimi mesi l’attenzione degli investitori sarà focalizzata, infatti, anche sulle modalità con le quali la Federal Reserve intende gestire il programma di acquisto titoli dalle banche. Una riduzione degli stimoli economici attualmente in vigore, senza dubbio, non verrebbe accolta positivamente dagli operatori finanziari.

Sul fronte dei dati macroeconomici, tornano a salire le nuove richieste di sussidi di disoccupazione, seppur leggermente. Nell’ultima settimana sono risultate pari a 373.000 (+2.000 rispetto alla scorsa settimana), dato superiore alle stime degli analisti, i quali prevedevano un ulteriore calo a quota 350.000 unità.

Altre notizie dai principali mercati finanziari: ancora incertezza nel mercato del Bitcoin

Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, lo spread Btp/Bundovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato italiano e quello tedesco con scadenza decennale, sale ancora a quota 112 punti base, in aumento di 5 punti rispetto alla chiusura di ieri: il rendimento del Btp sale leggermente a quota +0,76%, mentre il rendimento del Bund scende a -0,36%. Ancora in calo il rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato USA), che continua nella sua fase di correzione ribassista e si attesta a +1,29%, 3 punti in meno rispetto al valore di chiusura della scorsa seduta.

Impostato al ribasso, su base giornaliera, il Bitcoin, che rimane in un contesto caratterizzato da bassa volatilità (rispetto alla media dello strumento) e movimenti laterali, con i prezzi che, ormai da quasi due mesi, oscillano nell’area di trading range delimitata dal livello di supporto dei 30.000 dollari e dal livello di resistenza dei 40.800 dollari. Sono questi due i livelli da monitorare per ottenere segnali operativi nel mercato del Bitcoin: sarà possibile esporsi al rialzo in caso di rottura rialzista della resistenza, o al ribasso in caso di rottura ribassista del supporto. In entrambi i casi, la rottura deve avvenire in chiusura di una candela giornaliera.  Attualmente la criptovaluta più famosa quota 32.970 dollari circa, corrispondenti ad una performance di -2,70% su base giornaliera.

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Nel mercato valutario, si segnala il rimbalzo del cambio Euro/Dollaro USA, dopo aver toccato i minimi degli ultimi 3 mesi. Attualmente il cambio più utilizzato dai traders del Forex viene scambiato ad un tasso di 1,1839, corrispondente ad una variazione su base giornaliera di +0,42%.

Nel mercato delle materie prime, risulta in leggero ribasso il prezzo dell’oro, il quale attualmente quota 1.799 dollari l’oncia, corrispondenti ad una performance su base giornaliera di -0,25%. Risale, invece, dopo due giorni di intenso ribasso, il prezzo del petrolio: il WTI (West Texas Intermediate, prodotto negli Stati Uniti) quota 72,68 dollari al barile, con una performance di +0,44% su base giornaliera, mentre il Brent (prodotto in Europa) quota 73,64 dollari al barile, con una variazione di +0,29% rispetto al valore di chiusura di ieri.

Donato Mancini

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