Il creditore può pretendere il pagamento delle somme dei morosi anche da chi ha già versato quanto dovuto?
Tutti i proprietari di appartamenti situati in condominio sono responsabili per le eventuali inadempienze degli altri condomini. I creditori, infatti, hanno la facoltà di rivalersi anche su quelli che non sono morosi, soprattutto quando i debiti coinvolgono le spese comuni, ad esempio quelle relative ai lavori di ristrutturazione delle parti comuni dell’immobile.

Ma quali sono i poteri del creditore e fino a che punto possono spingersi anche nei confronti dei condomini che hanno regolarmente versato la propria quota? Sul punto è intervenuta la Corte di Cassazione, stabilendo un principio fondamentale, a tutela di tutte le parti coinvolte.
I condomini in regola con i pagamenti rischiano il pignoramento? Ecco la verità
In caso di inadempienza di alcuni condomini, il creditore deve rivolgersi ai debitori e azionare il pignoramento del conto corrente; solo in caso di mancato soddisfacimento delle proprie pretese, potrà rivalersi nei confronti dei singoli condomini, in base alla quota millesimale di ognuno e indipendentemente dal fatto che siano o meno in regola con i pagamenti.

Ai sensi dell’art. 63 del codice civile, tuttavia, prima di procedere nei confronti di chi ha adempiuto, il creditore deve prima fare il possibile per ottenere quanto spettante dai morosi.
Condomini morosi e lavori edilizi: chi paga il creditore?
Per quanto riguarda il rapporto tra condomini morosi e quelli in regola, relativamente alle spese per i lavori edilizi che coinvolgono l’edificio, è intervenuta un’importante ordinanza della Corte di Cassazione, la n. 34220 del 2023. I giudici hanno stabilito che il proprietario che ha versato la propria quota non può subire la rivalsa diretta del creditore, ma deve pagare una somma come obbligo sussidiario di garanzia. L’ordinanza ha sottolineato che:
- se il condomino paga direttamente il creditore, l’obbligo viene estinto e il creditore non potrà più far valere le proprie pretese;
- se uno o più condomini pagano la propria quota all’amministratore del condominio, ma ci sono debitori, anche se sarà necessario il pagamento del credito da parte dell’amministratore, bisogna tutelare chi ha regolarmente pagato.
Per tale motivo, l’amministratore è tenuto a distinguere tra condomini morosi e quelli in regola e segnalare al creditore le generalità dei debitori, affinché agisca esclusivamente nei loro confronti. In questo modo può essere compensata la necessità del creditore del condominio di essere pagato in maniera tempestiva con la tutela dei proprietari che hanno regolarmente versato la quota spettante contro l’inadempienza degli altri condomini.
È, dunque, sempre garantita la tutela del creditore, perché può ripercuotersi nei confronti dei condomini debitori; quelli in regola, invece, rimangono obbligati solo in relazione all’azione sussidiaria di garanzia, ma previa escussione dei condomini morosi senza successo.