Cos’è la responsabilità odontoiatrica? Il motivo per cui si ottiene il risarcimento dal dentista!
Secondo la Cassazione non ci sono dubbi, se si pone in essere un errore, si paga. A chiarire la questione è la sentenza n. 22474 della stessa emanata lo scorso 16 giugno, e la quale ha fortemente insistito sulla responsabilità odontoiatrica, e che dietro un sbaglio tecnico il risarcimento al paziente è confermato al 100%.
L’odontoiatra è responsabile se nell’eseguire un’operazione che non ha caratteristiche eccezionali e non è pienamente alla sua portata quanto sta compiendo, tenendo conto di esperienza e preparazione, un errore tecnico abbastanza grave. Si tratta di eseguire nella pratica chirurgica ascritta a imperizia come tale.
Cioè dell’interruzione della corticale e nell’invasione del canale del nervo alveolare, con la compressione del nervo. Questa fatale per il benessere del paziente. Infatti, il dentista sarebbe dovuto essere a conoscenza di questa situazione anatomica prima di porre in essere l’intervento. Altrimenti, non avrebbe potuto procedere!
Da qui si tratta il ricorso richiesto dal dentista protagonista del caso, perché ritiene infondato il risarcimento di 15 mila euro al paziente a cui ha estratto un dente, e avrebbe poi compiuto l’errore tecnico di non aver fatto ulteriori accertamenti.
Da questa omissione, la condizione di salute del paziente è peggiorata, perché senza approfondimenti radiologici non si è venuti a conoscenza della demolizione del tessuto osseo del canale mandibolare. Di conseguenza, si è danneggiato in maniera irreversibile il nervo linguale.
Ecco come posso avere il risarcimento dal dentista, sviluppo giurisdizionale
In appello è stato definito che la fase pre-operatoria sia stata compiuta correttamente, il problema però per la Cassazione sarebbe subentrato in seguito, dando piena colpa al dentista. Per quale ragione?
Ha piena colpa perché nonostante si confermi quanto definito in appello, cioè che la fase pre-operatoria sia stata compiuta correttamente, è in quella successiva, cioè nell’esecutiva vera e propria, che ci sono stati degli errori importantissimi. Come già accennato, il dentista ha interrotto la corticale e invaso il canale del nervo alveolare, provocando al compressione del nervo.
È un errore di imperizia grave, anche perché un medico della sua esperienza avrebbe dovuto sapere che la situazione anatomica andava trattata in un certo modo. C’è pure da considerare che evidenziata la situazione, poteva gestirla tranquillamente senza pregiudicare in questo modo la salute del paziente.
La Cassazione ritiene che il ricorso del dentista sia inammissibile. Poiché già in parte riconosciuto dalla stessa Corte d’Appello, non si poteva contestare l’urgenza dell’intervento, né altro. Le censure del medico dentista erano infondate, generiche e lui stesso non era nelle condizioni si polemizzare quanto già definito nell’altra sede.
In conclusione, l’estrazione del dente era giusta, è stato contraddistinto da troppi errori, l’esecuzione dell’intervento in sé.