Posso fare domanda di pensione, ho 59 anni? Si è possibile ma bisogna rispettare questi requisiti

Le donne con figli possono accedere prima alla pensione. Qual è lo strumento che permette di smettere di lavorare con 8 anni di anticipo?

Le donne sono spesso penalizzate nell’accesso al mondo del lavoro e riescono con maggiore fatica a costruire carriere solide e durature. Molte lavoratrici, inoltre, devono fare i salti mortali per conciliare gli impegni professionali con la cura della casa e della famiglia.

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Posso fare domanda di pensione, ho 59 anni? Si è possibile ma bisogna rispettare questi requisiti (trading.it)

Se non è semplice avere dei figli e preservare il posto di lavoro è, però, anche vero che proprio chi ha figli può godere di alcuni vantaggi in vista della pensione. Per le madri, infatti, smettere di lavorare in anticipo rispetto ai tradizionali requisiti è più semplice, perché il nostro sistema previdenziale contempla delle agevolazioni per coloro che hanno prole. In alcuni casi, l’accesso al pensionamento può avvenire anche a 59 anni.

In pensione a 59 anni: chi può accedervi?

È davvero possibile andare in pensione a soli 59 anni di età? Ebbene sì, esiste una misura che consente di raggiungere tale scopo: Opzione Donna. Per accedervi sono necessari 61 anni di età e 35 anni di contribuzione, ma per le madri sono previsti degli sconti sul requisito anagrafico.

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In pensione a 59 anni: chi può accedervi? (trading.it)

In particolare, chi ha un figlio può anticipare l’uscita a 60 anni e chi ha due o più figli a 59 anni. Non si tratta, però, di uno strumento strutturale del nostro ordinamento ma solo sperimentale, confermato al momento fino a quest’anno. Per accedervi, è necessario che le interessate abbiano maturato l’età anagrafica e contributiva richiesta entro il 31 dicembre 2024.

Nonostante il vantaggio derivante dall’uscita anticipata dal mondo del lavoro, Opzione Donna presenta una serie di limitazioni. Innanzitutto, non è riservata a tutte ma esclusivamente alle seguenti categorie:

  • invalide almeno al 74%;
  • caregivers conviventi da almeno 6 mesi di un familiare disabile grave;
  • disoccupate o dipendenti di aziende in crisi. Per questa categoria di beneficiarie, la pensione spetta a 59 anni a prescindere dal numero di figli.

Opzione Donna, inoltre, comporta una forte penalizzazione sull’assegno pensionistico spettante, che in alcuni casi può arrivare al 30%. La ragione risiede nel metodo di calcolo dell’importo, che è quello del sistema contributivo puro; di conseguenza, anche coloro che hanno versamenti previdenziali accreditati prima del 1996 dovranno sottostare al ricalcolo interamente contributivo.

L’unico beneficio è che le lavoratrici madri hanno diritto al riconoscimento di un coefficiente di trasformazione più favorevole nonostante il sistema contributivo. Nel dettaglio, chi ha almeno 3 figli beneficia di un coefficiente maggiorato di 2 anni, mentre chi ha 1 o 2 figli di un coefficiente maggiorato di 1 anno. Di conseguenza, a parità di contributi, le madri ricevono una pensione più ricca rispetto a quelle che non hanno figli.

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