Da aprile è attiva l’esclusione dei titoli di Stato dall’ISEE. Cosa succede ai contribuenti che hanno già presentato la DSU?
La Dichiarazione Sostitutiva Unica è un documento essenziale per ottenere il Modello ISEE, perché contiene i dati relativi alla situazione reddituale e patrimoniale di un determinato nucleo familiare. I redditi indicati sono quelli relativi ai due anni antecedenti.
Tra i dubbi più frequenti dei contribuenti (come riportato da Il Sole24Ore), c’è quello relativo alla sorte della Dichiarazione Sostitutiva Unica presentata prima delle modifiche relative all’esclusione dei titoli di Stato dall’ISEE. Analizziamo la questione nel dettaglio.
Con il DPCM n. 13 del 14 gennaio 2025, è stata modificata la modalità di calcolo del valore ISEE ed è stata decisa l’esclusione dal patrimonio mobiliare dei titoli di Stato, dei Buoni Fruttiferi Postali e dei libretti di risparmio postale entro una soglia massima di 50 mila euro.
La modifica avrà un grosso impatto sulle famiglie, che potranno ricevere maggiori bonus e agevolazioni fiscali ed economiche, per i quali è necessario rispettare determinati parametri reddituali. Allo stesso tempo, è una misura che mira a espandere la diffusione di strumenti di investimento sicuri e garantiti, come i titoli di Stato.
A beneficiare della novità saranno soprattutto i percettori di Assegno Unico e Universale per figli a carico. L’ammontare della prestazione, infatti, varia proprio a seconda dell’ISEE del nucleo familiare. Grazie all’esclusione dei titoli di Stato fino a 50 mila euro, moltissime famiglie riusciranno a rientrare nelle fasce più basse e a percepire un importo mensile più ricco.
Questa novità è entrata ufficialmente in vigore il 3 aprile 2025. Cosa succede a chi, a inizio anno, ha presentato la DSU includendo i titoli di Stato? La documentazione viene modificata d’ufficio oppure è necessario che gli interessati si attivino e la rimandino? Al riguardo, la Circolare INPS n. 73 del 3 aprile 2025, al paragrafo 3, chiarisce che i contribuenti che hanno presentato la DSU ai fini ISEE prima del 3 aprile (e hanno incluso i titoli di Stato) devono presentare una nuova documentazione. Il ricalcolo, dunque, non è automatico, ma necessita di una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica.
A tal fine, è possibile utilizzare il modello precompilato aggiornato, messo a disposizione dall’INPS sul proprio sito oppure rivolgersi a un CAF o un Patronato (a pagamento). In particolare, bisognerà stare attenti al Quadro FC2 della DSU, ossia quello relativo al patrimonio mobiliare.
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