In un contesto dove i tassi BCE si fermano al 2% ma gli esperti scommettono su futuri ribassi, la corsa a soluzioni di risparmio sicure e redditizie si fa più accesa. Mentre i rendimenti si muovono lentamente, c’è chi riesce comunque a ottenere guadagni più interessanti.
Alcune formule sembrano pensate apposta per chi vuole evitare rischi senza rinunciare a un ritorno sul capitale. Altre, invece, puntano tutto su rendimenti più spinti, ma chiedono in cambio maggiore pazienza. Eppure, in mezzo a tante opzioni, qualcosa si distingue per chiarezza e accessibilità. Il confine tra prudenza e opportunità, oggi, è più sottile di quanto si pensi.

Quando si parla di risparmio sicuro, il punto non è soltanto dove parcheggiare i soldi, ma come farli crescere, anche in un periodo in cui le condizioni non sembrano favorevoli. I tassi ufficiali della BCE fermi al 2% raccontano una situazione di attesa, ma il vero movimento avviene dietro le quinte, dove si comincia a prevedere un taglio entro i prossimi mesi. Questo scenario porta con sé una domanda inevitabile: esistono ancora strumenti semplici e trasparenti che permettono di far fruttare il capitale senza troppe complicazioni?
Al di là dei grandi nomi bancari e delle scelte più aggressive, Poste Italiane ha proposto una soluzione familiare, ma spesso poco esplorata nei suoi dettagli. E il momento per approfondirla sembra davvero quello giusto.
Supersmart di Poste Italiane: la scelta più semplice per chi cerca sicurezza e rendimento fisso
Nel panorama attuale, i depositi Supersmart di Poste Italiane spiccano per una combinazione interessante: accessibilità, stabilità e rendimenti certi. Attivabili tramite il Libretto Smart, permettono di mettere da parte almeno 500 euro e scegliere tra varie formule, adattabili al proprio profilo. Questi prodotti non solo offrono un rendimento garantito, ma lo fanno senza richiedere competenze tecniche o operazioni complesse.

Tra le proposte più competitive ci sono il Supersmart Young, pensato per chi ha tra i 18 e i 30 anni, e il Supersmart Pensione, rivolto a chi accredita la pensione INPS sul libretto. Entrambi offrono un rendimento lordo del 2,00% annuo, rispettivamente su 180 e 364 giorni. Per chi non rientra in queste categorie, c’è il Supersmart Open (1,50% su 360 giorni) e il Supersmart Rinnova, con 1,75% su 540 giorni, dedicato a chi ha avuto accantonamenti Premium in passato.
L’aspetto fiscale prevede una trattenuta del 26% sugli interessi maturati e una tassazione dello 0,20% annuo sul capitale, applicata al 31 dicembre o in caso di chiusura anticipata. La semplicità operativa, unita alla solidità dell’emittente, rende questi strumenti adatti a chi cerca un equilibrio tra prudenza e redditività.
BOT e conti deposito: alternative con più rendimento ma anche qualche vincolo in più
Tra le alternative ai Supersmart, i BOT a 12 mesi stanno tornando in auge. Il rendimento lordo medio si aggira intorno all’1,983%, con una tassazione ridotta al 12,5%, che porta il netto a circa 1,578%. Un vantaggio fiscale rilevante, soprattutto per chi intende mantenere una certa liquidità senza rischiare il capitale. I BOT, essendo garantiti dallo Stato, offrono inoltre un ulteriore livello di sicurezza, spesso sottovalutato rispetto alla loro efficienza fiscale.
Chi invece è disposto a vincolare il proprio denaro per periodi più lunghi può considerare i conti deposito vincolati, che nel mese di luglio 2025 offrono tassi lordi fino al 3,50% annuo. Anche qui si applicano la ritenuta del 26% e il bollo dello 0,20%, ma il guadagno netto resta competitivo. Naturalmente, il vincolo riduce la flessibilità, ma per chi non ha esigenze di liquidità immediata, può rappresentare una scelta più redditizia.
In definitiva, mentre il mercato si prepara a un possibile ribasso dei tassi, diventa essenziale conoscere bene le alternative e valutare con attenzione quale strada si adatta meglio alle proprie esigenze. Il denaro fermo sul conto oggi rischia di perdere valore: la vera domanda è se sia il momento giusto per farlo lavorare davvero.