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Economia e Finanza

BancoPosta, attenzione: più prelevi, più paghi

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Poste Italiane mette a disposizione numerosi servizi, ma attenzione al prelievo BancoPosta: può essere davvero oneroso.

Avere una carta prepagata Postepay collegato ad un conto BancoPosta rappresenta un enorme vantaggio, perché permette di accedere ad una serie di servizi come: pagamenti, acquisti on-line e prelievi. Proprio a proposito di questi ultimi, i titolari di un conto BancoPosta potrebbero avere delle spiacevoli sorprese.

I titolari di una carta prepagata Postepay collegata ad un conto BancoPosta hanno la possibilità di effettuare numerose operazioni, proprio grazie alla carta di debito che è immediatamente consegnata al nuovo cliente.

Di fatto, al momento dell’apertura del conto BancoPosta, al correntista è immediatamente consegnato lo strumento di pagamento con tanto di PIN. In questo modo sarà possibile, sin da subito, effettuare pagamenti attraverso i POS o prelevare denaro contante agli sportelli ATM autorizzati.

Si tratta di operazioni gratuite da eseguite agli ATM di Postamat. Queste diventano onerose nel caso in cui il prelievo venga eseguito ad un ATM bancario e possono arrivare a costare anche 10 euro.

Prelievo BancoPosta: come evitare sorprese

I titolari di un conto corrente BancoPosta ricevono una carta di debito Postepay con la quale possono effettuare prelievi e acquisti utilizzando il codice di sicurezza PIN.

Di fatto, questo deposito di denaro funziona dello stesso identico a modo di un qualsiasi altro conto corrente bancario.

E alla stregua di un deposito bancario, l’operazione di prelievo BancoPosta prevede dei limiti anche di pagamento, e il versamento di alcune commissioni per determinate operazioni.

Prelevare presso gli sportelli ATM Postamat è del tutto gratuito. Tuttavia se si sceglie uno sportello bancario in Italia o all’Estero è applicata una commissione pari a 1,75 euro.

Per quanto riguarda i limiti di prelievo giornalieri questi ammontano a €600 e a €2.500 su base mensile.

A partire dalle suddette cifre viene applicata una commissione quando le operazioni non sono eseguite tramite il circuito Postamat.

Per i prelievi effettuati all’estero con il cambio valuta, dunque in un paese non europeo, la percentuale della commissione è pari al 2,58 euro più 1,30% dell’importo prelevato.

Di conseguenza, per il prelievo di una somma pari a €600 è possibile versare fino a €10 di commissioni. E’ addebitata anche nel caso di pagamenti effettuati tramite POS utilizzando una valuta diversa dall’euro.

I clienti che hanno un conto BancoPosta e decidono di utilizzare la Postepay per effettuare acquisti o prelievi all’estero, in paesi al di fuori della Comunità Europea, potrebbero ricevere spiacevoli sorprese.

Floriana Vitiello

Aspirante giornalista. Si occupa della stesura di articoli per il web da oltre 5 anni. La scrittura è la sua più grande passione. Dopo diversi progetti editoriali in veste di Ghostwriter, approda su Trading.it e si dedica all’elaborazione di testi riguardanti pensioni, fisco e tasse. Impegnata in diversi progetti editoriali.

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