Occorre pagare la guerra, senza se e senza ma. Almeno così la pensa la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen.
L’Unione Europea sta cercando i fondi necessari per pagare le spese di guerra contro la Russia. Si chiama Rearm Europe e non porta buone notizie per i risparmiatori europei.
Chiamatelo prelievo forzoso, oppure “mobilità dei conti correnti” come lo definisce von der Leyen. Una cosa è certa, l’Unione Europea deve trovare 800 miliardi per la guerra e lo farà entrando nelle case e nelle casse di tutti i cittadini dell’Unione, italiani compresi. L’idea del presidente della commissione europea è quella di un piano nel quale i 800 miliardi di euro utili per la guerra contro la Russia toccherà i conti correnti dei piccoli risparmiatori. Per l’ex ministro della Difesa tedesco serviranno per il Rearm Europe. Bruxelles vuole eliminare le cosiddette “barriere finanziarie” e creare una “Unione dei risparmi e degli investimenti“.
Ma cosa vuol dire per i piccoli e grandi risparmiatori italiani?
La Commissione Europea vuole “sostenere la competitività dell’industria europea e le nuove priorità“, a cominciare dalla difesa, o meglio, dal riarmo in previsione di una guerra contro la Russia Il Rearm Europe con un piano da 800 miliardi di euro.
Non tutti i Paesi dell’Unione Europea sono favorevoli a questo piano, per non parlare delle opposizioni politiche in Italia. Il piano è visto dai più scettici come un vero e proprio”prelievo forzoso“. E l’Italia non ne sarà esente anche perché gli italiani in generale hanno la tendenza al risparmio molto accentuata, e aumentata negli ultimi anni.
“Le barriere tra gli Stati membri sui servizi finanziari nel mercato interno equivalgono a dazi del 100%” scrive la Commissione europea. Le difficoltà dell’attività di intermediazione finanziaria “sono una delle cause dello scarso dinamismo dell’economia europea“. Non si muovono abbastanza soldi, il pensiero di von der Lyen, e occorre una mobilitazione maggiore per fare fronte alle spese che l’Unione Europea deve affrontare, per la guerra in primis. Ed è questo che fa storcere il naso ai più. Draghi è tornato a farsi vedere in parlamento ma le sue parole non sono state rassicuranti: l’ex premier insiste anche sulla necessità di attaccare il presidente americano Donald Trump, ma questa è un’altra storia e non è una guerra.
A dicembre il MEF torna sul mercato con quattro aste di BOT e BTP, in…
Con l’avvicinarsi delle festività, la mensilità aggiuntiva torna a sostenere il reddito di milioni di…
Il Dipartimento del Tesoro ha comunicato il coefficiente di indicizzazione che determina la prima cedola…
Negli ultimi mesi moltissimi pensionati stanno ricevendo comunicazioni dell’INPS che segnalano la presenza di somme…
Una nuova interpretazione dell’INPS chiarisce che il Bonus Anziani può essere riconosciuto anche quando la…
Un cliente tenta per settimane di aderire a una promozione bancaria al 5%, ma un…