La circolare n. 48390 del 16 giugno 2025, determina l’aiuto di Stato e indica cosa fare per queste categorie specifiche.
Via all’aiuto di Stato con il DM n. 268613 dello scorso 13 giugno, il MASAF ha prorogato al 15 luglio il termine entro il quale gli agricoltori italiani devono presentare la domanda unificata della Pac e l’istanza per compiere opere a superficie e a capo dello sviluppo rurale.

Tutti gli aggiornamenti in breve, ecco cosa cambia e cosa è necessario sapere.
Con l’aiuto di Stato si fa riferimento a un provvedimento che introduce la proroga alla domanda Pac per il 2025, tenendo conto del precedente decreto del 13 maggio scorso che aveva determinato una posticipazione della data ordinaria posta dagli stessi regolamenti comunitari e non solo. Anche i decreti nazionali.
È stato segnalato anche da l’Informatore agrario al numero 19/2025, che ci sono delle grosse difficoltà per quanto concerne gli agricoltori e i centri servizi agricoli, proprio nell’aggiornare il fascicolo aziendale, ma anche nel completare il piano colturale grafico e la trasmissione dell’istanza di accesso ai contributi pubblici della PAC.
Questo era successo persino lo scorso anno, quando il termine era stato determinato al 30 agosto.
Come avere l’aiuto di Stato, indicazioni operative per conquistarlo
Ma come avere l’aiuto di Stato nel concreto senza commettere alcun errore? Guida pratica all’ottenimento dell’obiettivo, alla portata di tutti.

A dare delle risposte più dettagliate è la circolare n. 48390 del 16 giugno 2025, quella della Direzione dell’organismo di coordinamento Agea, la quale ha emanato un provvedimento con cui recepire la decisione ministeriale sulla proroga al 15 luglio.
Cosa è bene sapere? Innanzitutto, si precisa anche che le domande inoltrate troppo tardi, avranno dei limiti. Infatti, verranno accettate fino all’11 agosto, consolidando la riduzione degli importi che spettano dell’1% per ogni giorno di ritardo.
Si aggiunge anche che il termine ultimo per presentare le domande di trasferimento dei titoli, riferendosi al 2025, proprio alla data sopra indicata, l’11 agosto. Non ci sono altre condizioni ammissibili. Infatti, saranno considerate irricevibili le comunicazioni che vanno oltre questa data di scadenza.
C’è necessità di ottenimento di una seconda proroga, ciò è stato segnalato dalla conferenza delle Regioni e delle Province autonome che ha inoltrato una richiesta specifica riguardante il ministero dell’Agricoltura. Quindi, la condizione di difficoltà è comunque sottoposta all’attenzione.
Questo ovviamente però, dopo aver preso atto che le stesse difficoltà operative incontrate sul territorio nel procedere alla compilazione, sono da considerare al punto da richiedere qualche settimana di lavoro supplementare.
In conclusione, cosa si evince da quanto determinato finora? In questo modo, secondo quando delineato finora, si dà respiro alle imprese agricole e agli operatori che si occupano di mansioni di consulenza e assistenza.