Preventivi troppo alti, devo scegliere: cosa mi conviene fare l’isolamento del tetto o gli infissi?

L’aumento dei costi energetici e la fine dell’estate spingono sempre più famiglie a riflettere: meglio cambiare gli infissi o isolare il tetto? I preventivi spesso fanno vacillare anche i più motivati, ma scegliere l’intervento giusto è cruciale per risparmiare in bolletta. Il confronto non è solo economico: coinvolge efficienza, comfort e valore dell’immobile. Questo articolo affronta il dilemma con un approccio diretto, dati concreti e uno sguardo pratico su cosa conviene davvero fare oggi.

Quando le temperature iniziano a calare e l’estate lascia spazio all’autunno, le pareti delle case tornano a “parlare”: c’è chi sente già i primi spifferi, chi nota sbalzi termici e chi fa i conti con bollette che non scendono mai. Il desiderio di migliorare l’efficienza della propria abitazione diventa più urgente, ma spesso le intenzioni si scontrano con un limite chiaro: i costi.

Lavori isolamento termico
Preventivi troppo alti, devo scegliere: cosa mi conviene fare l’isolamento del tetto o gli infissi?-trading.it

La domanda più frequente è semplice, ma la risposta non lo è affatto: è più vantaggioso isolare il tetto o sostituire gli infissi? A fare la differenza sono fattori come la tipologia dell’immobile, le condizioni strutturali e ovviamente il budget disponibile. E in mezzo a tutto questo, le agevolazioni fiscali possono spostare davvero gli equilibri.

Isolamento del tetto: vantaggi concreti, ma costi importanti

Intervenire sull’isolamento del tetto può portare a una riduzione delle dispersioni termiche fino al 35%, secondo i dati ENEA. In edifici indipendenti o con coperture non coibentate, è uno degli interventi più efficaci per aumentare il comfort interno e abbassare i consumi.

Lavori isolamento termico
Isolamento del tetto: vantaggi concreti, ma costi importanti-trading.it

Tuttavia, è anche uno dei lavori più complessi. I costi possono variare da 100 a oltre 200 euro al metro quadro a seconda dei materiali (lana di roccia, poliuretano, fibra di legno) e della superficie da trattare. Senza contare l’eventuale necessità di permessi edilizi, ponteggi e interventi strutturali più invasivi.

In un condominio, poi, l’isolamento del tetto non può essere deciso autonomamente: serve una delibera assembleare e spesso l’intervento viene rimandato per anni. In una casa unifamiliare, invece, è una scelta più libera e può migliorare anche la classe energetica, aumentando il valore dell’immobile.

Le detrazioni come l’Ecobonus e, in alcuni casi, il Superbonus, permettono di recuperare parte delle spese, ma solo se i lavori rispettano precisi requisiti tecnici.

Infissi nuovi: intervento rapido, risultati visibili

Cambiare gli infissi è una delle soluzioni più pratiche per chi vuole migliorare la tenuta termica della casa senza affrontare lunghi cantieri. Secondo ENEA, passare da vecchie finestre a infissi moderni con vetro basso emissivo può ridurre le dispersioni fino al 40%.

Il vantaggio principale è la semplicità: l’intervento dura pochi giorni, non richiede permessi edilizi e permette di accedere al Bonus Infissi, che prevede detrazioni fino al 50%. Inoltre, si migliora anche l’isolamento acustico e la sicurezza.

Tuttavia, anche gli infissi più performanti non bastano se la casa ha tetto o pareti non isolate. In appartamenti all’ultimo piano, ad esempio, il calore si disperde rapidamente verso l’alto. Al contrario, in edifici ben coibentati, cambiare le finestre può fare davvero la differenza.

Il costo dipende dal materiale scelto (PVC, alluminio, legno) e dal numero di serramenti. In media, una finestra a doppio vetro costa tra i 400 e i 700 euro, installazione inclusa.

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