Previsioni aggiornate: i 4 titoli su cui gli analisti non vogliono mollare

Sembrano solo numeri, ma dietro ogni target ci sono visioni, strategie e sfide che cambiano il volto del digitale e dell’intrattenimento. Alcuni titoli volano sospinti dall’AI, altri riscoprono vecchi modelli come leva per crescere. In mezzo, le grandi banche d’affari osservano, aggiornano i loro giudizi e puntano su chi può davvero fare la differenza nei prossimi mesi. Il futuro si scrive oggi, e i segnali non mancano: basta coglierli al volo.

Le valutazioni aggiornate a giugno 2025 rivelano un fermento interessante tra alcune delle società più influenti al mondo. Titoli che tutti conoscono ma che oggi mostrano traiettorie molto diverse. C’è chi riceve rialzi netti nelle previsioni e chi viene seguito con maggiore cautela.

Analisti al telefono
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Ma ciò che accomuna questi colossi è il peso che continuano ad avere nei portafogli degli investitori e nelle scelte degli analisti.

In particolare, le grandi banche d’affari, da Morgan Stanley a Citi, da UBS a Jefferies, stanno affinando i loro modelli per leggere un contesto che cambia in fretta. L’intelligenza artificiale, la pubblicità digitale e lo streaming non sono più novità, ma fattori determinanti. E il modo in cui queste aziende li sfruttano può fare tutta la differenza.

Meta, Alphabet e Netflix: chi brilla davvero sotto gli occhi di Wall Street?

A giugno 2025, tre giganti spiccano tra le raccomandazioni degli analisti: Meta Platforms, Alphabet e Netflix. Meta, con un prezzo di 720,24 USD, riceve valutazioni entusiastiche. Citi, UBS e Oppenheimer alzano i target tra 775 e 800 USD, spinti dalla forza della pubblicità e dai nuovi strumenti basati su intelligenza artificiale. Il potenziale di crescita stimato tra il +10% e il +15% evidenzia un modello di business solido e in continua evoluzione.

Wall Street
Meta, Alphabet e Netflix: chi brilla davvero sotto gli occhi di Wall Street?-trading.it

Alphabet segue con un prezzo attuale di 171,36 USD. Il target medio si aggira attorno ai 200 USD, con Morgan Stanley, Bank of America e RBC Capital Markets che mantengono giudizi “Buy” o “Overweight”. Il vero traino è YouTube, insieme allo sviluppo dei servizi cloud e AI, che consolidano la leadership della società nei servizi digitali.

Netflix, invece, convince grazie a contenuti originali, nuovi format e l’introduzione della pubblicità. Il titolo, oggi a 1.292,67 USD, ha target che vanno da 1.170 a 1.600 USD. Wells Fargo, Pivotal Research e Jefferies segnalano un margine di crescita fino al +25%, grazie anche all’ingresso nel mondo dello sport in diretta e a una gestione degli abbonamenti più aggressiva.

Disney sotto osservazione: prudenza o occasione nascosta?

In questo scenario dinamico, Walt Disney resta più in ombra, ma non fuori dai radar. Con un prezzo di 119,90 USD e target tra 124 e 127 USD, le previsioni parlano di un upside più contenuto (+3%–8%). Tuttavia, UBS, Barclays e Wolfe Research mantengono valutazioni positive, seppur più caute.

I buoni numeri trimestrali e la crescita degli abbonati di Disney+ fanno ben sperare, ma la presenza nei settori tradizionali,  come cinema e parchi a tema, rallenta l’andamento rispetto ai competitor più tech. La sfida sarà bilanciare innovazione e core business storico. E in un contesto in cui anche la solidità conta, Disney potrebbe riservare sorprese inaspettate.

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