Prezzi alle stelle: perché c’è la fila e ressa ai compro oro (e anche le fedi nuziali finiscono sul banco)

Oro alle stelle, ma pochi lo sanno davvero: ecco perché sempre più persone stanno vendendo i loro vecchi gioielli in questo periodo. C’è un dato che fa riflettere e non riguarda solo i mercati finanziari. Un confronto sorprendente tra oro e Dow Jones svela qualcosa di molto interessante, ma spesso sottovalutato.

In un momento in cui le valutazioni sono così alte, anche un oggetto dimenticato in un cassetto potrebbe valere più di quanto si immagini. Giugno è diventato un mese chiave per una scelta che può portare a guadagni inaspettati. Il dettaglio che cambia tutto è più semplice di quanto sembri, e riguarda qualcosa che molti hanno in casa.

Persona che ha in mano dell'oro
Prezzi alle stelle: perché c’è la fila e ressa ai compro oro (e anche le fedi nuziali finiscono sul banco)-trading.it

Capita spesso che un oggetto prezioso, magari regalato anni fa o passato di generazione in generazione, rimanga a lungo inutilizzato. A volte si dimentica perfino di averlo. Ma oggi quel piccolo gioiello potrebbe rappresentare ben più di un ricordo. Da inizio millennio, il valore dell’oro è cresciuto del 278%, superando persino l’indice Dow Jones, salito nello stesso periodo del 266%. Un risultato che pone l’oro in una posizione di assoluto rilievo tra gli asset rifugio, anche per chi non segue quotidianamente i mercati.

Il dato interessante è che non serve possedere lingotti o monete d’oro per trarre beneficio da questa crescita. Anche i più comuni gioielli in oro 18 carati,  come anelli, orecchini o catenine, possono generare un guadagno interessante, specie ora che il valore dell’oro puro sfiora i 95 euro al grammo. Ovviamente bisogna tenere presente che l’oro 18 carati contiene solo il 75% di metallo prezioso, quindi la valutazione reale si aggira tra i 67 e i 72 euro al grammo, a seconda del margine applicato dal punto vendita.

Quanto vale davvero l’oro usato?

Con le quotazioni attuali, vendere oro usato può essere un’operazione vantaggiosa, ma serve un minimo di consapevolezza. I negozi specializzati, come i compro oro, applicano sempre una piccola trattenuta rispetto al valore teorico, utile a coprire spese e margini. Per questo motivo, un oggetto da 10 grammi in oro 18 carati potrebbe essere pagato attorno ai 680–700 euro, a seconda del negozio scelto. Le differenze tra un punto vendita e l’altro, però, possono essere significative.

Oro
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Per evitare spiacevoli sorprese, conviene pesare i gioielli in casa e ottenere più di una valutazione. Anche se non si tratta di cifre astronomiche, la somma può essere utile per un piccolo investimento, un regalo o semplicemente per liberarsi di qualcosa che non si usa più. Molti hanno in casa oro dimenticato, e proprio in momenti come questo può diventare un’opportunità da cogliere.

Gioiellerie e nuovo oro: prezzi alle stelle

Se invece si pensa di reinvestire in un nuovo gioiello, il discorso cambia radicalmente. In gioielleria, il costo dell’oro rappresenta solo una piccola parte del prezzo finale. Lavorazione, marchio, design e margini commerciali fanno lievitare i costi fino a 120–130 euro al grammo per l’oro 18 carati. Questo significa che un bracciale di 10 grammi può arrivare facilmente a 1.200–1.300 euro, quasi il doppio di quanto si otterrebbe vendendolo come usato.

Chi acquista deve considerare che sta pagando anche per l’estetica, la qualità artigianale e l’esperienza del marchio. Nulla di scorretto, ma è utile sapere che esistono alternative più economiche, come l’acquisto di oro rigenerato o gioielli usati certificati. Anche online è possibile trovare soluzioni interessanti, purché si scelgano venditori affidabili e si verifichino le garanzie offerte.

Alla luce di tutto questo, la domanda da porsi è semplice: ha più senso vendere o acquistare in un momento in cui il prezzo dell’oro è così elevato? La risposta non è universale, ma ciò che conta davvero è essere informati, perché in tempi di alta volatilità, anche le scelte più piccole possono fare una grande differenza.

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