Quali documenti servono al convivente di fatto per ottenere il bonus ristrutturazioni? E’ vero che riceve meno soldi di chi è sposato? Chiarimento choc

Analisi di quali documenti servono al convivente di fatto per ottenere il bonus ristrutturazioni, indicazioni.

Ottenere il Bonus ristrutturazioni è un grandissimo vantaggio, ma ci vogliono dei documenti specifici al fine di esaudire ciò. Questi servono al convivente di fatto, una situazione a volte complessa da comprovare, ma se si posseggono i seguenti elementi, si è certi di non essere in errore e di rientrare pienamente nelle condizioni utili ad acquisire il florido beneficio.

sfondo casa in ristrutturazione e scambio documenti con scritta bonus

Quali documenti servono al convivente di fatto per ottenere il bonus ristrutturazioni? E’ vero che riceve meno soldi di chi è sposato? Chiarimento choc- Trading.it

Al fine di ottenere il Bonus ristrutturazioni in qualità del “convivente di fatto”, bisogna raccogliere e tenere con sé i seguenti documenti. Solo in questo modo si è certi di non sbagliare.

Primo tra tutti, serve un atto che comprovi e attesti la situazione di convivenza stabile. Questa viene fuori dalla registrazione anagrafica come “famiglia anagrafica” presso il Comune. Oppure potrebbe essere un’alternativa, possedere un’autocertificazione resa ai sensi dell’art. 47 del DPR n. 445/2000, nel caso in cui la registrazione sopra indicata, non fosse disponibile.

Seguono la raccolta meticolosa e attenta delle fatture e delle ricevute che attestino le spese poste in essere per gli interventi di ristrutturazione. Importanti, le ricevute di bonifici di pagamento effettuati, questi devono essere tracciabili, riportando la causale corretta a i dati fiscali che sono necessari. Ma non finisce qui, c’è altro da soddisfare.

Ecco come e quali documenti servono al convivente di fatto per ottenere il bonus ristrutturazioni

Questi sono i documenti che servono al convivente di fatto per ottenere il bonus ristrutturazioni, ma non bastano solo questi. Infatti, molti si chiedono “quali siano le concrete condizioni da soddisfare”, altrimenti rischia di perdere tutto.

stretta di mano alla scrivania tra due persone con documenti
Ecco come e quali documenti servono al convivente di fatto per ottenere il bonus ristrutturazioni- Trading.it

La condizione imprescindibile è che la convivenza debba già essere presente all’inizio degli interventi di ristrutturazione, e a sua volta persistere al momento del pagamento delle spese!

Solo e soltanto in questo modo si dimostra che il convivente di fatto ha diritto alla detrazione fiscale, anche se non è proprietario o residente nell’immobile protagonista del lavoro di ristrutturazione. Questo purché sostenga nel concreto le spese e la convivenza sia stabile e certificata. Non ci devono essere finzioni o atti “simulativi”, insomma.

È vero che il convivente di fatto potrebbe avere meno vantaggi fiscali rispetto a chi è sposato, perché nel 2025 la detrazione per lavori si ristrutturazione sull’abitazione principale è al 50% per i proprietario, o chi ha diritto reale sull’immobile, di solito, il coniuge sposato proprietario. Mentre il convivente di fatto non gode di un diritto reale, e accede a una detrazione ridotta del 36%. 

Al convivente di fatto la detrazione si applica soprattutto se questi è in grado di dimostrare la convivenza e il sostenimento delle spese con i bonifici e le fatture a lui o lei intestati. Ma non gode dell’aliquota del 50% delle coppie sposate o dei familiari con diritto reale sulla casa.

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