Quali sono i migliori BTP per rendimento e cedola con scadenza a 15 anni?

C’è chi non si accontenta più di vedere i propri risparmi dormire. Chi cerca un rendimento superiore al 3 %, senza avventurarsi nel mare incerto della speculazione, ma neppure chiudendo il denaro in soluzioni troppo brevi e poco redditizie. Per queste persone, i titoli di Stato a media-lunga scadenza rappresentano un equilibrio tra sicurezza e ritorno economico. Ma, guardando al mercato oggi, qual è il BTP più interessante se si vuole investire tra i 10 e i 15 anni?

L’identikit è chiaro: capitale da proteggere, cedole regolari per rendere meno distante la scadenza, rendimento che superi con margine il 3 %. Non è un’impresa semplice, ma il mercato dei BTP con scadenza tra il 2035 e il 2040 offre alcune soluzioni.

Cacolatrice, penna, banconote e monete
Quali sono i migliori BTP per rendimento e cedola con scadenza a 15 anni?-trading.it

Tra queste, il titolo più discusso nelle ultime settimane è il BTP ottobre 2040, perché riesce a combinare un rendimento netto competitivo con una cedola che batte l’inflazione prevista, almeno nel breve periodo. Non è l’unico, ma le cifre lo rendono oggi un punto di riferimento per chi guarda al medio-lungo termine senza superare l’orizzonte dei 15 anni.

E mentre si pensa a investire, la domanda è sempre la stessa: conviene davvero bloccare il denaro così a lungo? La risposta arriva solo leggendo i numeri, e confrontando le alternative.

BTP a 15 anni: cedole e rendimenti a confronto

Tra i titoli disponibili sul mercato, tre sono i protagonisti del segmento con scadenza nel 2040: il BTP con cedola 3,85 % e scadenza ottobre 2040 (ISIN IT0005635583), il BTP con cedola 3,10 % e scadenza marzo 2040 (ISIN IT0005377152) e il BTP con cedola 5 % e scadenza settembre 2040 (ISIN IT0004532559). Le differenze sono più sottili di quanto sembri, ma decisive per capire quale rende di più.

Banconote, penna e monete
BTP a 15 anni: cedole e rendimenti a confronto-trading.it

Il BTP ottobre 2040 si acquista oggi intorno ai 99,16 €, con un rendimento lordo del 3,96 % e un rendimento netto di circa 3,46 % annuo. È il più interessante del gruppo, perché combina una cedola intermedia con un prezzo vicino al valore nominale, riducendo così il rischio di minusvalenze a scadenza.

Il BTP marzo 2040, con prezzo di 91,64 €, offre un rendimento lordo leggermente più basso (3,89 %) e un netto di circa 3,41 %, ma con una cedola più contenuta (3,10 %) che distribuisce flussi più piccoli agli investitori.
Infine, il BTP settembre 2040, pur vantando una cedola più alta del 5 %, è penalizzato dal prezzo sopra i 112 €, che riduce il rendimento netto a circa 3,38 %.

In un portafoglio, ogni decimale conta, soprattutto su durate superiori a dieci anni. Ecco perché oggi, tra questi titoli, il BTP 3,85 % ottobre 2040 risulta il più competitivo in termini di rendimento netto, offrendo un equilibrio tra cedola e prezzo che altri non raggiungono.

Conviene investire oggi? Il ruolo della durata e della pazienza

Scegliere un BTP a 15 anni non è un gesto impulsivo: significa accettare una duration lunga, che amplifica le oscillazioni di prezzo in risposta ai tassi d’interesse. Non è raro vedere questi titoli perdere o guadagnare punti percentuali nel giro di pochi mesi, ma chi li mantiene fino alla scadenza blinda il rendimento previsto.

Per chi cerca di superare il 3 % netto e desidera pianificare il capitale in un orizzonte tra i 10 e i 15 anni, il BTP ottobre 2040 appare oggi il punto di equilibrio: cedola regolare, prezzo vicino al nominale e un rendimento che batte altri titoli di pari scadenza.

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