Indicazioni pratiche per permettere al lavoratore di risparmiare tanto di tasse, come fare.
Risparmiare di tasse, quanto non importa, quel che conta è dare al lavoratore delle garanzie di questi tempi di penuria. Nella circolare 4/E del 16 maggio 2025 sono trascritte le regole che devono seguire le famiglie per farlo.
La Legge di Bilancio 2025 ha determinato novità fiscali, e con la circolare 4/E dell’Agenzia delle Entrate firmata dal Direttore Vincenzo Carbone, ci sono le regole da seguire.
Il Fisco traccia la via, spiega come agire per l’IRPEF e per le tassazioni dei redditi di lavoro dipendente. Importante evidenziare che si considera anche l’intervento del Decreto n. 192/2024 che attua la Riforma Fiscale, legge n. 111/2023.
Ai commi 2 e 3 della circolare si definisce che sono previste la riduzione da quattro a tre degli scaglioni di reddito con le corrispondenti aliquote:
Considerando l’aumento della detrazione da lavoro dipendente e assimilato, da 1880 euro a 1955 euro, ma se il reddito totale non è maggiore a 15 mila euro.
Al comma 4, ai titolari di redditi di lavoro dipendente non oltre i 20 mila euro, è riconosciuta una somma che non concorre alla formazione del reddito totale. Il calcolo totale è dato applicando una percentuale che cambia in base al reddito, e il reddito di lavoro dipendente è legato all’intero anno. Davanti più redditi, i giorni compresi in periodi contemporanei, si computano una volta.
Anche il comma 6 concede un’altra detrazione dall’imposta lorda ai titolari di reddito di lavoro dipendente maggiore a 20 mila euro, ma non oltre 40 mila euro. C’è una detrazione di 1000 euro per chi sta entro i 32 mila euro, ma decresce progressivamente alla crescita di reddito fino ad azzerarsi ai 40 mila euro.
Non servono istanze da parte del lavoratore durante il conguaglio. Perché il sostituto d’imposta riconosce automaticamente i benefici nell’atto di erogazione delle retribuzioni. Si recuperano gli importi dovuti, effettuando compensazioni di debito e credito.
Analizzato il documento di prassi con tutti i suoi aspetti legislativi, adesso bisogna andare alla “ciccia”. Cioè quali sono le detrazioni che servono al lavoratore a risparmiare di tasse.
Al comma 11 si trattano le detrazioni, all’art. 12 TUIR si prevedono quelle per figli di età pari o inferiore ai 21 anni, ma non maggiori ai 30, salvo che non siano disabili. Considerando questi limiti, si estende la detrazione anche a quelli affiliati e ai figli del coniuge deceduto che convivono con il contribuente.
Si citano i soli ascendenti conviventi del contribuente. Gli altri dal 1° gennaio 2025, possono avere detrazioni per oneri e spese solo per gli ascendenti fiscalmente a carico, e non per gli altri conviventi. Si tratta di generi e nuore, o suoceri.
Infine, al comma 2-bis si evince che le detrazioni non spettano ai contribuenti che non solo cittadini italiani, di uno Stato UE, o di uno aderente l’accordo sullo Spazio Economico Europeo, ciò in relazione ai familiari all’Estero.
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