Il Tar del Lazio accoglie ricorso, c’è doppio aiuto statale per i figli, cosa cambia e serve sapere.
Pensare che ricevere aiuto statale per i figli sia scontato vista l’ingente quantità di bonus, è sbagliato. Anche perché questo si “raddoppia”, nello specifico riguarda una categoria molto particolare, quella della prole disabile. Chi dovesse avere più di un figlio soggetto al regime della Legge n. 104 del 1992, deve sapere cosa può fare e ottenere per il bene della sua famiglia.

La sentenza n. 884 del 2025 del tribunale amministrativo Regionale del Lazio, stabilisce un diritto molto importante legato ai militari e alle loro famiglie.
È stato il caso di un finanziere il cui primo figlio disabile ha diritto a benefici assistenziali, ma avendone un secondo rientrante sotto il regime della legge n. 104 del 1992, anche lui dovrebbe avere lo stesso trattamento.
Sconvolge il fatto che ci sia stata necessaria una sentenza per determinare qualcosa che è logicamente comprensibile e deducibile sotto molteplici aspetti. Infatti, tutto è partito dall’uomo appartenente alla Guardia di Finanza, il quale ha fatto richiesta di maggior assistenza anche per il secondo figlio disabile, una richiesta di cui ha effettivamente di bisogno.
Ma è stata la risposta di diniego dell’Amministrazione a sconvolgere. Perché questa affermava che pur essendo il secondo figlio in una condizione di gravità, non gli può venir concesso lo stesso trattamento del primogenito, poiché il diritto all’assistenza è una condizione che non può essere duplicata nello stesso nucleo familiare.
Con il doppio aiuto statale per i figli, c’è la svolta che tutti stavano aspettando
La portata della pronuncia è importante, perché trattare un argomento così delicato e conferirne una risoluzione vantaggiosa, può definirsi una grande conquista. Anche perché da tenere fortemente in considerazione, sono le conseguenze sociali che ha questo doppio aiuto statale per i figli, mai vista una pronuncia simile.

La vicenda si è evoluta in maniera positiva per il militare che non ha smesso di lottare per i suoi diritti. Ha impugnato la risposta dell’Amministrazione al TAR del Lazio, ottenendo ragione. Lo stesso Tribunale amministrativo Regionale ha ribadito che non esiste alcuna norma che vieti il conferimento di benefici e aiuti in termini di assistenza per due persone dello stesso nucleo familiare.
Verrebbero meno i presupposti della legge n. 104, poiché tutti i disabili, specialmente se gravi, hanno diritto a questa assistenza, e ciò deve valere per tutti. Sussiste anche per i Corpi armati dello Stato, non ci sono eccezioni o termini di esclusione.
I giudici amministrativi hanno ribadito che non devono sostanziarsi interpretazioni restrittive davanti casistiche che concernono la disabilità, o comunque far ricorso a elementi numerici che limitano il campo d’intervento al di là delle condizioni di assistenza necessarie nel concreto.
La sentenza è significativa perché potrebbe aprire la strada ad altri contesti lavorativi, sia pubblici che privati. Soprattutto fa luce sulle condizioni dei militari e sul rispetto dei loro diritti.