Redditi invisibili ma pericolosi: come il modello RED può cambiare la tua pensione

Ogni anno succede qualcosa che molti sottovalutano. Una lettera dell’INPS, un termine da rispettare e un dettaglio che può fare la differenza tra continuare a ricevere un assegno integrativo o rischiare la sospensione della prestazione. Ma c’è un particolare che non tutti considerano, qualcosa che non si vede subito ma che può avere un impatto notevole. Parliamo di interessi, di rendite invisibili e di scadenze che non aspettano. Un piccolo errore o una dimenticanza può cambiare tutto. E c’è un documento, il protagonista di questa storia, che racchiude più importanza di quanto si creda. Il suo nome? Modello RED.

Certe cose sembrano dettagli burocratici, e invece si rivelano snodi cruciali nella vita di tante persone. Capita, ad esempio, di avere tra le mani un buono fruttifero postale, dimenticato in un cassetto, silenzioso ma in continua maturazione. Quei numeri stampati su carta raccontano un valore che cresce col tempo, spesso senza che ce ne si accorga. Ma poi, quando l’INPS chiede di dichiarare i redditi, tutto si collega. E all’improvviso, ciò che sembrava solo un investimento sicuro diventa un’informazione obbligatoria.

Calcolatrice con scritta pensione e dati pensione
Redditi invisibili ma pericolosi: come il modello RED può cambiare la tua pensione-trading.it

C’è una regola, un principio non così intuitivo, che guida questo processo. Non si tratta solo di ciò che è stato incassato, ma anche di ciò che è diventato esigibile. Una soglia invisibile che separa ciò che si possiede da ciò che si deve comunicare. E allora succede che anche gli interessi di un buono non ancora riscosso debbano entrare nel gioco. Perché per la legge sono già parte del reddito. E il modello RED vuole precisione, niente scuse.

Quando anche i buoni postali diventano “redditizi” per l’INPS: cosa non può sfuggire nel modello RED

Nel mondo della previdenza, il modello RED è molto più di un semplice modulo. Serve a confermare prestazioni assistenziali collegate al reddito, come l’integrazione al minimo o l’assegno sociale. E qui entra in gioco un aspetto spesso trascurato: gli interessi maturati sui buoni fruttiferi postali. Anche se non sono stati incassati, in certi casi vanno comunque dichiarati. Il principio alla base è quello della “cassa allargata”: se un reddito è giuridicamente esigibile, va indicato nel RED, anche se non è stato ancora percepito.

Pensionato che si informa sul Modello RED
Quando anche i buoni postali diventano “redditizi” per l’INPS: cosa non può sfuggire nel modello RED-trading.it

Facciamo un esempio concreto. Se un buono fruttifero scade a dicembre 2024, alla fine dell’anno quegli interessi diventano esigibili. Anche se il titolare non si presenta a riscuoterli, devono comunque essere inseriti nel modello RED relativo al 2024. Non serve indicare il capitale investito, solo gli interessi netti, cioè al netto della ritenuta fiscale del 12,5% che Poste applica automaticamente.

Per evitare errori, si può richiedere un estratto aggiornato all’ufficio postale o utilizzare il simulatore sul sito di Poste Italiane. È un passaggio semplice ma fondamentale per garantire la correttezza della dichiarazione. In molti casi, un’omissione può comportare la sospensione della prestazione o la richiesta di restituzione degli importi ricevuti.

Scadenze ignorate e diritti persi: quando il tempo gioca contro i titolari di buoni postali

C’è poi un altro aspetto poco noto ma molto importante: i buoni fruttiferi postali hanno una durata limitata. Dopo la scadenza, smettono di produrre interessi. Fin qui nulla di preoccupante. Ma se non vengono riscossi entro dieci anni dalla scadenza, vanno in prescrizione. Questo significa che il titolare perde il diritto a riscuoterli, compresi gli interessi maturati.

Il problema riguarda soprattutto i buoni cartacei. Se dimenticati in un cassetto, possono svanire senza lasciare traccia. Quelli dematerializzati, invece, vengono rimborsati in automatico se collegati a un libretto o conto BancoPosta. Tuttavia, è sempre bene verificare le proprie posizioni per non incorrere in spiacevoli sorprese.

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