Le emissioni del Tesoro nel luglio 2025 hanno visto una forte risposta dai mercati, con una domanda superiore all’offerta e rendimenti in moderata crescita rispetto ai mesi precedenti. BOT annuali e semestrali hanno registrato una vivace partecipazione, con tassi che si avvicinano al 2 % e prezzi di aggiudicazione competitivi.
BTP a breve, medio e lungo termine hanno evidenziato l’interesse degli investitori e un rialzo dei rendimenti, con il decennale oltre il 3,5 % Il Ministero dell’Economia ha modificato il calendario di agosto, annullando alcune aste per una gestione della cassa più strategica.

Le quotazioni sul mercato secondario confermano i trend osservati nelle aste, mantenendo la coerenza con il contesto macroeconomico.
Le aste e il quadro del debito pubblico
Cifre e date raccontano bene il quadro del debito pubblico italiano. Il 10 luglio è stato emesso un BOT annuale con scadenza luglio 2026 per 7,5 miliardi di euro, a fronte di richieste pari a circa 10,85 miliardi. Il rendimento lordo ha toccato l’1,961 % e il prezzo medio si è attestato a 98,051 euro. Il 29 luglio, invece, il BOT semestrale con scadenza gennaio 2026 ha raccolto 6,5 miliardi, con una domanda superiore ai 9,6 miliardi, segnando un rendimento lordo dell’1,993 % e un prezzo medio di 98,997 euro. La partecipazione alle aste dimostra la solidità dell’interesse verso le scadenze a breve termine.

L’11 luglio sono stati collocati BTP Short Term e titoli indicizzati all’inflazione europea per un totale di circa 6 miliardi di euro, con rendimenti in lieve aumento rispetto alle precedenti emissioni. Il 30 luglio si è tenuta l’asta dei BTP a medio e lungo termine per circa 9 miliardi: il BTP a 5 anni ha offerto un rendimento lordo del 2,80 % con un prezzo di 99,64 euro e un rapporto di copertura di 1,72; il decennale, invece, ha toccato il 3,52 % con un prezzo medio di 100,89 euro e un rapporto di copertura di 1,59. Questi numeri segnalano una crescente attenzione verso le scadenze più lunghe.
Rendimenti in salita e il nuovo equilibrio del mercato dei BTP
Sul mercato secondario interbancario, i BTP italiani si attestano su livelli che rispecchiano le ultime aste: il titolo a 5 anni offre circa il 2,67 %, il decennale si aggira sul 3,46 % e il ventennale supera il 4,04 %. Questi valori confermano un trend di crescita moderata, che non stravolge gli equilibri ma consolida un nuovo livello di riferimento. La relazione tra prezzo e rendimento rimane centrale: all’aumento del rendimento corrisponde un calo dei prezzi, e viceversa. In questo scenario, le variazioni delle quotazioni riflettono le attese degli investitori su inflazione e politica monetaria.
Le mosse del Tesoro e il calendario rivisto per agosto 2025
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con una nota ufficiale del 25 luglio, ha rivisto il calendario di agosto: confermate le aste dei BOT del 12 e 27 agosto e quella dei BTP a medio-lungo termine del 28 agosto, mentre sono state annullate le tranche del 13 e 26 agosto per esigenze di gestione della cassa. Una scelta che indica una strategia orientata a concentrare le emissioni nei momenti più opportuni, evitando dispersioni. È un approccio che mira a preservare equilibrio e attrattività del debito pubblico, in un contesto europeo ancora influenzato dalle decisioni sui tassi.